Il Ruggito del Leone, una debole Pall. Trieste si arrende a Pesaro: "Perso per calo di lucidità e di percentuali al tiro"
Quella con Pesaro doveva e poteva essere una partita da vincere, invece siamo franati ancora nel finale (94-83),
Quella con Pesaro doveva e poteva essere una partita da vincere, invece siamo franati ancora nel finale (94-83),
Abbiamo vinto una gara giocata discretamente (81-62 a Rimini). Era doveroso vincere per un team dalle nostre ambizioni ma portare a casa le gare non è mai scontato in partenza, questa volta il percorso agonistico si è fatto in discesa per il grave infortunio occorso a Johnson però rimane una prestazione accettabile seppur con delle stranezze che andremo a vedere.
Primo tempo impeccabile, abbiamo trovato subito il man of the match (come accade ormai in ogni partita) in Superstella Eli Brooks che in 20 minuti ha annichilito i romagnoli (peraltro davvero poca cosa in questa partita). 22 punti con 3 su 3 da due punti e 4 su 5 nelle triple è tanta roba. Assieme a cotanta abbondanza, solo 4 palle perse (saranno 8 alla fine) percentuali decorose e ben 13 liberi tirati (seppur con basse rese), solo nei rimbalzi siamo mancati (18 per noi saranno ben 47 alla fine, anche perché Rimini non la metteva dentro mai).
Detto di Brooks, per restare al primo tempo, c'è da rilevare la battaglia persa col canestro di Reyes (0 su 6) e la perdurante difficoltà di Ruzzier specie quando Brooks emerge.
Bene ha fatto coach Christian a inserire Bossi, diligente panchinaro. Più difficile da capire invece la mossa del coach a lasciare sul pino per praticamente l'intero primo quarto Luca Campogrande, il giustiziere di Cividale, e il romano ha poi risposto con la solita mancanza di continuità (alla fine saranno 0 su 5 dall'arco) ma stavolta mi sento di assolverlo.
Molto bene Vildera, con tanto minutaggio vista la incolore prova di Candussi. Chiaro che gli avversari non erano di qualità sopraffina per competere, però il ragazzo ha fatto bene.
Nel secondo tempo e segnatamente nel terzo quarto Rimini si è spenta del tutto e noi abbiamo consolidato il margine di vantaggio portandolo a 19 punti e mantenendolo fin al 40'. Reyes è migliorato così come Ruzzier visto che Brooks è stato lasciato a riposo in panchina.
A proposito, mai ho visto in tanti anni di presenza nei palazzetti cambiare 5 giocatori contemporaneamente, grazie coach Christian che non mi hai fatto annoiare.... Chissà se lo rivedremo....
Alla fine della partita ritengo inutile rimarcare le cose negative che comunque ci sono state e dell' quali sapevo già tutto (nel senso di già ripetutamente viste) prendiamo tutto il buono che c'è stato. 55% da due punti, 29% da tre e 74% nei personali, non il massimo ma con Rimini è bastato e avanzato anche.
Adesso arrivano i cugini romagnoli di Forlì freschi di super vittoria con Udine: sarà una musica diversa, vediamo se il "work in progress" implementerà perché sono arcisicuro che sarà necessario.
VITTORIO LEONE
Ultima partita del girone di andata molto delicata ed importante, contro Forlì ci si giocava il secondo posto e posizioni di preminenza in chiave classifica avulsa e varie simili a fine torneo. Ebbene abbiamo vinto continuando la striscia di vittorie consecutive (adesso sono cinque) e secondo me anche convinto.
E' stata la prima partita in cui mi sono piaciuti pienamente, partiti bene, qualche passaggio a vuoto contro la zona ordinata da coach Martino specialmente nel secondo quarto, ma quando si è trattato di portarla a casa abbiamo sfoderato un ottimo ultimo quarto. Punto a punto fino a metà periodo e poi difesa stretta e attacco convincente dove finalmente Ruzzier ha giganteggiato con penetrazioni e assist illuminanti, dove Reyes sotto canestro ha dettato legge (ennesima doppia doppia per lui) e dove Brooks ha smesso di rallentare il gioco da oltre l'arco o senza soluzioni pulite con conseguenti palle perse (Ruzzier e Brooks sono passati da 10 perse in due, ricorrenti, alle tre palle perse in due contro Forlì) bensì giocando in velocità costruendosi tiri comodi o liberandosi per ricevere gli scarichi e colpire. Aggiungo un sontuoso Francesco Candussi, giocatore che in A2 è difficilmente marcabile per come ama giostrare lontano dal pitturato per poi magari entrarci e fare male. E pure un mastino in difesa dove stavolta si è risparmiato i falli banali.
Nell'ultimo quarto si procedeva punto a punto e a 5 minuti dal termine dopo 2 bombe di Cinciarini (per il resto anonimo) eravamo sotto 59 a 60, Da quel momento coach Christian pescava il quintetto giusto (i 4 sopra nominati più Ariel Filloy) in due minuti e mezzo parziale di 7 a 2 e negli ultimi 2 minuti e mezzo ciliegina di un parziale di 13 a 0 per chiudere a + 17 contro una squadra che finora raddrizzava le partite proprio nei finali e che nel complesso si è dimostrata inferiore a noi.
Siamo migliorati nella gestione dei palloni (solo 11 palle perse), nella percentuale dei tiri da due punti (60%) nei punti realizzati dentro il pitturato (ben 42) e anche nelle percentuali delle triple seppur rovinate dallo 0 su 6 di Reyes ma nobilitate dal 43% di Candussi e dal 56% di Brooks. Bene anche nei tiri liberi se togliamo dal referto l'1 su 5 di capitan Deangeli.
Che piano piano si stia trovando la quadra? Un'altro indizio sono i 64 punti del quintetto iniziale sui 79 totali.
Vincere aiuta a vincere, nessuna partita è scontata, ma se vogliamo perseguire i proclami estivi è il momento di consolidare le prestazioni e dare continuità ai risultati positivi.
Due parole sui fischietti di questa partita; scarsi e compensativi però sono state grandi le parole di Mike Arcieri; "Gli arbitri fanno il loro lavoro e i giocatori fanno la partita" e si è visto la flemma con cui i ragazzi hanno digerito certe sciagurate decisioni arbitrali. Bravi.
Due parole anche sulla novità delle maglie: certo che bisogna essere geni del design per sfornare una divisa come quella vista contro Forlì. Numeri bianchi o forse crema invisibili contornati da un filettino sottile rosso e nomi dei giocatori che me lo hanno detto perchè sinceramente non li avevo visti.
La classifica si fa interessante, il girone di ritorno inizia morbidamente (eufemismo) preoccupano le sfide decisive tutte fuori casa ma la squadra vista contro Forlì sta crescendo in maturità e consapevolezza delle proprie possibilità. Avanti così adesso e niente passi del gambero.
VITTORIO LEONE
Archiviata la pratica Orzinuovi: vittoria obbligata, vittoria annunciata e vittoria ottenuta con tutti i crismi. Chiusa e messa in freezer a fine primo tempo contro una squadra oggettivamente rabberciata che ha giocato sostanzialmente con tre giocatori. Oltretutto una gara velocissima, un'ora e ventisette minuti dalla prima palla a due, pochi falli, pochi time out e poche interruzioni estemporanee.
Un allenamento o quasi (69-87), mi si dirà che vincere non è mai facile nè scontato ma se Orzinuovi doveva essere un ostacolo complicato allora io ci capisco proprio poco di pallacanestro.
Inizio gara contratto e a basso punteggio, come spesso ci accade carburiamo lentamente (e potrebbe essere un problema serio con altre avversarie) ma quando cominciamo a provarci da tre punti ecco che si snoda una sequenza di canestri che sembrano persino facili.
Candussi si carica di due falli nei primi tre minuti e in pratica finisce la sua partita e Vildera si ergerà a protagonista assoluto, ma permettetemi, se ciò accade si può ben capire la consistenza dell'oppositore, senza togliere niente all'ottima prova di Giovanni..
A fine primo tempo sul 50 a 30 abbiamo prodotto 18 tiri da due punti e 18 triple per un 50% da due e un 55% da tre, con un bottino di 27 rimbalzi. Poco altro da dire, nella seconda metà abbiamo mantenuto il divario in scioltezza.
Alla fine le percentuali scendono al 44% da due punti ma compensate dal 46% da tre per un uguale numero di tentativi.
La partita però ci ha dato alcune indicazioni interessanti, soprattutto alla luce della consistenza degli avversari.
Trovo che, come domenica scorsa, emerge il quintetto "base" di questa Pallacanestro Trieste, ovvero Ruzzier (incredibili le sue realizzazioni, 1 su 5 da due punti e 5 su 6 da tre, finalmente), Filloy (accesosi nel secondo tempo), Reyes sempre costante e positivo e Brooks (seppur cresciuto un po' a babbo morto) più il lungo che in questo caso non si tratta di Candussi (lo aspettiamo a Nardò).
Tutti gli altri sono cambi che incidono poco, colpiscono Deangeli e Ferrero che in 27 minuti in due tirano una sola volta (sbagliando) e Campogrande che in 25 minuti proprio non riesce a metterla dentro (1 su 7 dal campo).
Ma nel basket conta anche la difesa per cui prendiamo il buono che anche loro riescono a portare alla causa.
Voltiamo pagina presto, Orzinuovi troppo poco probante, peccato non giocare mercoledì, ci attende la trasferta più lunga in quel di Nardò che ci ha appena fatto vedere che con le grandi ha sempre perso, e quindi che continui pure.
Forza ragazzi, ancora due vittorie prima della sfida di Bologna che ci troverà ben diversi dalla gara di andata al Pala Rubini.
VITTORIO LEONE
Lavoriamo di fantasia. Torniamo a un mese fa.
E' finita in trionfo. E’ finita con il nono successo ai play-off della Pallacanestro Trieste, tanti quanti servivano per tornare al piano di sopra. Un anno dopo le lacrime di Brindisi ecco quelle di gioia nella finale contro Cantù.
Era il 21 aprile quando i biancorossi stavano per giocare a Rieti, ultima giornata della fase ad orologio, con l’obbligo di vincere per assicurarsi il quinto posto finale. Quello che avrebbe fatto evitare la corazzata Trapani nel cammino verso la promozione. Detto e fatto ma non era facile prevederlo perché sino a quel momento in trasferta contro le migliori Trieste non aveva mai vinto. Era quella la quarta vittoria nelle dieci sfide della stessa fase ad orologio (14 vinte e 8 perse invece nella prima fase). Con un cammino così, anche soprattutto per il gioco espresso, erano davvero in pochi a credere in un finale di stagione roseo. Ed invece, con il rientro degli infortunati Reyes e Vildera (in precedenza un periodo di stop anche per Filloy) e con qualcosa di magico che è avvenuto improvvisamente la squadra ha cominciato a girare a mille vincendo sempre (tranne che in gara-3 di finale) mostrando forma fisica, serenità mentale, compattezza, unità del gruppo, capacità di gestione, consapevolezza della propria forza e magari un pizzico di fortuna su alcune azioni avversarie non andate a buon fine. Quella squadra insomma tanto criticata per tanti mesi è diventata tutto d’un colpo una gran bella squadra. E nella prossima stagione niente Nardò, Orzinuovi, Vigevano, Cento, Piacenza. Niente derby contro Udine e contro Cividale. Ma si tornerà a sfidare Milano, Virtus Bologna, Venezia, Brescia e le altre della serie A. E con le sbandierate idee della proprietà americana di guardare alle coppe, chissà che le gioie e le soddisfazioni non siano appena all’inizio.
Si parte con la tripla di Reyes. Baldi Rossi accorcia subito. Schiacciata di Vildera: 5-2. Poi Brooks da tre: 10-6. Nikolic commette il secondo fallo e lascia momentaneamente il parquet. Filloy da oltre l’arco: 18-10. Hickey in entrata sulla sirena: 20-14. Squadre al primo riposo.
Young dai 6,75 apre il secondo quarto. Cesana poco dopo allo stesso modo: 22-20. Due bombe consecutive di Ruzzier e un canestro di Vildera scavano un piccolo solco: 33-22. Massimo vantaggio con Vildera: 37-24. Un libero a testa per Bucarelli e Hickey e un canestro di Young: 37-28. Ci pensa poi Ruzzier da oltre l’arco a regalare il più 12 dell’intervallo lungo: 40-28. Trieste domina ai rimbalzi: 24-15 e nelle triple: 6/17 contro il brianzolo 2/15.
Il terzo quarto inizia con il canestro di Reyes. Ma poi due bombe di Young: 42-34. Un doppio Vildera: 48-36. Filloy da tre: 52-40. Trieste allunga nel finale (bomba di Filloy) andando all’ultimo riposo sul 63-47. Un vantaggio abbastanza rassicurante.
I biancorossi allungano ancora di più ad inizio ultimo quarto: 70-51. E’ quasi fatta. Sul 79-62 ormai Trieste smette di giocare, Cantù prova a recuperare portandosi con Nikolic sul 79-69 e poi con una tripla di Hickey sull’81-72. Ma ormai non c’è più tempo. Trieste torna in serie A.
Il tabellino.
TRIESTE 83
CANTU’ 72
(20-14; 20-14; 23-19; 20-25)
PALLACANESTRO TRIESTE: Bossi, Filloy 11, Rolli ne, Reyes 19, Deangeli, Ruzzier 18, Camporeale ne, Candussi 8, Vildera 20, Ferrero, Menalo, Brooks 7. All. Christian.
ACQUA SAN BERNARDO CANTU’: Baldi Rossi 8, Berdini 5, Del Cadia ne, Nikolic 11, Nwohuocha, Tarallo, Bucarelli 7, Hickey 12, Burns 2, Young 22, Cesana 5. All. Cagnardi.
Note.
Tiri da 2: Trieste 20/33, Cantù 18/28
Tiri da 3: Trieste 9/25, Cantù 7/32
Tiri liberi: Trieste 16/23, Cantù 15/21
Rimbalzi: Trieste 38, Cantù 30
La Pallacanestro Trieste vince la partita della vita contro Verona, che scende in serie A2, ma potrebbe forse anche non bastare per salvarsi.
“Love is Love”, o meglio, per dirla alla triestina, “Amor xe Amor”:
La spunta Trieste, ma che sofferenza. E d’altronde non poteva essere diversamente con Torino disperata che non poteva fallire e con i ragazzi di Christian che volevano chiuderla per evitare rischi nel prosieguo della serie e soprattutto riposarsi qualche giorno in più in vista della semifinale.
La Pallacanestro Trieste dunque vince la serie per 3-0 contro la Torino dell’ex Franco Ciani, applaudito dal palazzo durante la presentazione delle squadre.
E’ stata un’autentica battaglia dove Trieste è apparsa in certi frangenti stanca e di conseguenza con qualche idea appannata. Anche se naturalmente c’è da tener conto che l’avversaria era piuttosto aggressiva.
Percentuali molto basse per Reyes (3/13 dal campo) e per Filloy (4/14).
In tribuna presente anche l'ex Frank Bartley.
Di Kennedy il primo canestro della gara. Poi parziale di 8-0 per Trieste con Brooks, Vildera, Ruzzier e Reyes. Brooks da tre: 11-4. Tripla anche per Candussi: 17-6. Massimo vantaggio sul 21-6. Poser e Ghirlanda firmano un break di 8-0: 21-14. Brooks da oltre l’arco: 24-14. Torino resta in scia, botta e risposta da tre per fra Schian e Bossi: 29-19. Ultimo canestro della frazione del triestino Schina: 29-21.
Nelle prime battute del secondo quarto bomba di Filloy: 34-23. Ruzzier infila il 36-25. Qui Trieste si ferma per tre minuti e mezzo, Torino ne approfitta e con un 10-0 (in mezzo le triple di Vencato e di Schina) ritorna a contatto: 36-35. Vildera ferma l’emorragia e poi Filloy dai 6,75: 41-35. Replicano Thomas e Ghirlanda da lontano. Ultimo canestro anche stavolta di Schina: 47-43.
Pepe da tre apre il terzo quarto: 47-46. Thomas impatta: 48-48. Brooks da oltre l’arco: 54-48. Torino non molla, Ghirlanda da oltre l’arco: 56-56. Sul 58-58 ultimo tiro della frazione come di consuetudine di Schina che si prende il fallo sul tiro da tre: nel mentre è in lunetta tecnico alla panchina piemontese, Filloy va a trasformare il libero. Si torna a Schina che fa 2/3. Palla a Filloy che da centrocampo sulla sirena infila il 62-60.
Anche l’ultimo quarto è palpitante. Segna Kennedy. Filloy infila dopo 2’50” di gioco. Un libero di Candussi a bersaglio che subito dopo commette il quinto fallo. Reyes a segno: 67-64. Ruzzier in entrata: 69-66 a meno 3’20”. Si sbaglia di qua e di là, si entra nell’ultimo minuto. A meno 38” Vildera fa uno su due dalla linea della carità: 70-66. Thomas da tre a meno 31”: 70-69. Ruzzier 2/2 ai liberi: 72-69 a meno 29”. Schina sbaglia da oltre l’arco a meno 23”. Fallo su Brooks che però fa zero su due. Torino sbaglia ancora da oltre l’arco. Brooks stavolta è gelido in lunetta: 2/2 e 74-69 a meno 5”. Kennedy sigla subito il 74-71 con un paio di secondi sul cronometro, rimessa semi sbagliata ma gli ospiti non riescono ad approfittarne. Esplode il PalaTrieste.
Il tabellino.
PALLACANESTRO TRIESTE 74
REALE MUTUA TORINO 71
(29-21; 18-22; 15-17; 12-11)
PALLACANESTRO TRIESTE: Bossi 5, Filloy 12, Reyes 6, Deangeli 2, Ruzzier 15, Camporeale ne, Candussi 10, Vildera 9, Ferrero 2, Menalo, Brooks 13. All. Christian.
REALE MUTUA TORINO: Kennedy 14, Thomas 9, Vencato 4, Ghirlanda 8, Schina 14, Fea, Poser 12, De Vico 5, Cusin, Pepe 5. All. Ciani.
Note.
Tiri da 2: Trieste 17/38, Torino 20/44
Tiri da 3: Trieste 8/32, Torino 8/22
Tiri liberi: Trieste 16/23, Torino 7/14
Rimbalzi: Trieste 54, Torino 34
Vince Varese, più squadra, non a caso senza la penalizzazione sarebbe al quarto posto in classifica.
La Pallacanestro Trieste continua a correre. Dopo il 3-0 inflitto a Torino, ecco che anche in semifinale le cose per i biancorossi iniziano bene con la trasferta vincente a Forlì contro la squadra che aveva chiuso in testa il girone rosso. E che vittoria! Partenza a razzo per Trieste che poi controlla la gara e nell’ultimo quarto allunga. Qualcosa insomma è cambiato in quest’ultimo periodo. Da una parte di campionato inguardabile con sconfitte contro squadre decisamente modeste e feroci critiche delle piazza allo stato di grazia attuale, fisico e mentale. Già, perché anche nel finale di gara Trieste ha dimostrato freschezza. E poi c’è da tenere conto che Forlì gioca senza Allen, uno dei più forti stranieri della categoria.
Trieste ha vinto dando anche un segnale importante, soltanto 49 i punti subìti. Nel primo quarto ben 10 punti di Candussi con due su due da oltre l’arco. Al primo riposo +10 per Trieste. Nel secondo quarto Trieste va sul +15: 14-29 e poi 18-35. Forlì non molla: 23-35. Due liberi di Ruzzier e un canestro di Candussi danno il 23-39 di metà gara. Dopo 3’ del terzo quarto il tabellone segna 25-44. Pollone d atre: 28-44. Reyes regala il 28-48. Qui Trieste si ferma in attacco, parziale di 10-0 romagnolo e sfida riaperta.
Nell’ultimo quarto bomba di Candussi: 40-53. Poi arrivano le tre di Ruzzier che valgono l’allungo decisivo: 45-64. Nel finale l’Unieruo segna col contagocce e Trieste vince in scioltezza.
Il tabellino.
UNIEURO FORLÌ 49
PALLACANESTRO TRIESTE 72
(10-20; 23-39; 38-48)
UNIEURO FORLÌ: Johnson 10, Valentini 10, Magro 9, Pollone 7, Cinciarini 7, Zampini 4, Pascolo 2, Tassone, Radonjic, Munari. N.e. Zilio e Borciu. All. Martino.
PALLACANESTRO TRIESTE: Candussi 20, Ruzzier 17, Reyes 9, Vildera 9, Brooks 8, Bossi 6, Filloy 3, Deangeli, Ferrero, Menalo, Camporeale. All. Christian.
Note.
Tiri da 2: Forlì 9/25, Trieste 10/26
Tiri da 3: Forlì 4/31, Trieste 13/34
Tiri liberi: Forlì 19/24, Trieste 13/15
Rimbalzi: Forlì 28, Trieste 51
La Pallacanestro Trieste espugna Rimini e si gode la quarta vittoria di fila. Grande protagonista di questa sfida è stato Brooks. Dopo un primo quarto equilibrato arriva un buon secondo quarto e la fuga nel terzo. Con questa affermazione Trieste resta nei piabni alta della graduatoria.
Questa la classifica in attesa di Tezenis-Nardò di domani: Bologna 18; Forlì 16; Trieste, Udine 14; Verona 12; Nardò 10; Piacenza, Cento 8; Cividale 6; Otrxzinuovi, Rimini, Chiusi 4.
Inizia male la sfida per Justin Johnson che dopo 3’11” di gioco in uno scontro con Reyes sbatte la testa, per lui c’è l’ambulanza. Primi minuti equilbrati: 10-10 con le triple di Marks, Simioni, Brooks e Candussi. Altra bomba di Brooks: 13-17. Due liberi di Tomassini per il 15-17. Replica ancora Brooks da dentro l’area: 15-19. Parziale di 6-0 per i romagnoli e 21-19. Brooks pareggia. Per lui fino a questo momento 2/2 da due e 2/2 da tre. Primo quarto che si chiude sul 23-23.
Inizio di secondo quarto con Rimini avanti di poco, poi tripla di Brooks: 28-29. Trieste accelera: Vilderae poi due bombe di Brooks: 28-37. Per Eli ci sono già 20 punti con il cento per cento al tiro: 2/2 da due e 5/5 da tre. Male nelle triple Reyes (0/4) e Campogrande (0/3). Masciadri replica da oltre l’arco: 31-37. Brooks sbaglia la prima bomba della serata, poi infila da due: 33-41. Si va all’intervallo lungo sul 35-42.
Il terzo quarto inizia con i canestri di Ruzzier e di Deangeli: 32-46. Marks da tre: 38-46. Trieste mantiene una decina di punti di vantaggio. Reyes da oltre l’arco, la prima volta a segno dopo sette tentativi out: 42-54. Rimini infila tre liberi: 45-54. Trieste corre: due liberi di Vildera, Bossi, due bombe di Reyes: 45-64. Nel finale c’è ancora spazio per i canestri di Tassinari e di Brooks: 47-66 e ultimo riposo.
Nessun calo di tensione per i ragazzi di Christian all’inizio dell’ultimo quarto, il più 20 è firmato da Vildera: 50-70. Tomassini da tre: 53-70. Una bomba per parte, Filloy e Simioni: 56-73. Il tempo scorre e il vantaggio è più che buono, quasi rassicurante. A metà frazione è 58-75. Stavolta Trieste tiene facilmente e vince largo.
Tra sette giorni sarà sfida contro Forlì, squadra costruita per provare a vincere il campionato e che ha battuto in questo turno Udine dopo un tempo supplementare. Sarà un banco importante per la Pallacanestro Trieste, contro la seconda della classe, prima di iniziare il girone di ritorno con le prime partite contro avversarie più alla portata.
Il tabellino.
RIVIERASCA BASKET RIMINI 62
PALLACANESTRO TRIESTE 81
(23-23; 12-19; 12-24; 15-15)
RIVIERASCA BASKET RIMINI: Tassinari 2, Marks 21, Anumba 12, Bonfò, Grande 2, Tomassini 9, Scarponi 4, Masciadri 6, Mari ne, Johnson, Simioni 6, Abba.
PALLACANESTRO TRIESTE: Bossi 2, Filloy 11, Reyes 13, Deangeli 4, Ruzzier 6, Campogrande 4, Candussi 9, Vildera 8, Ferrero, Brooks 24.
Note.
Tiri da 2: Rimini 13/38, Trieste 17/31
Tiri da 3: Rimini 9/27, Trieste 11/38
Tiri liberi: Rimini 9/14, Trieste 14/19
Rimbalzi: Rimini 38, Trieste 47
Grande delusione all’Allianz Dome (6314 spettatori), la Pallacanestro Trieste si arrende a Cantù in gara-3 della finale play-off. Ora la formazione di Christian conduce la serie per 2-1 e mercoledi avrà un altro match point. Gara a lungo sottotono per Trieste che paga momenti di confusione in attacco con un terzo quarto da incubo. Sotto di 14 punti nell’ultimo quarto trova la forza per riavvicinarsi complice il quinto fallo avversario sia di Burns che di Young e l’uscita anzitempo di Moraschini, Sarebbe bastato insomma poco di più nel finale per portarla a casa. Peccato. Alla fine il tabellone dice che Cantù ha fatto un punto in più e chiudere la partita con in mano la palla della vittoria per due volte aumenta il rammarico.
Si parte con un canestro di Moraschini. Trieste replica con le bombe di Ruzzier e Candussi: 6-2. Dopo 2’23” di gioco secondo fallo per Candussi che rimarrà fuori il resto della frazione e il secondo quarto. Trieste allunga con le bombe di Menalo e Reyes: 12-4. Sembra una cavalcata ed invece Cantù non deborda. Da tre ancora Brooks e Ruzzier: 18-11. L’Acqua San Bernardo nel finale trova i tiri dalla distanza di Hickey, Baldi Rossi e Cesana per il 20-20 del primo riposo.
Inizio di secondo quarto da incubo per Trieste, Cantù va sul +10: 26-36 a meno 3’08”. La situazione inizia a preoccupare ma Filloy da tre accorcia subito: 29-36. Poi Ferrero s’inventa un 3+1 e qualche secondo dopo un’altra tripla: 36-36 con 39” ancora da giocare. In quest’azione Moraschini s’infortuna (ginocchio?) e lascia il parquet accompagnato a braccia, tutto il palazzo gli tributa un applauso d’incoraggiamento. Intervallo lungo ancora in parità.
Nel terzo quarto sale in cattedra Hickey (14 punti nel quarto) e per Trieste è notte fonda. Il primo canestro dal campo arriva con Reyes a 53” dalla conclusione, per il resto solo tiri liberi (6): 45-59. Sugli spalti c’è sconforto.
L’ultimo quarto è un concentrato di grandi emozioni. Reyes e Filloy, entrambi da oltre l’arco: 53-63. Reyes con un 2+1 rimette Trieste in carreggiata: 58-65. Due liberi di Filloy: 60-65 a metà frazione. Brooks dai 6,75: 63-67. Hickey con una bomba gela Valmaura: 65-72. Nikolic infila il 66-74 a meno 2’25”. Nel finale Trieste rimonta, due liberi di Ruzzier e una tripla di Reyes: 71-74 a meno 1’01”. Baldi Rossi perde palla in attacco, Filloy mette dentro il 73-74 a meno 22”. Bucarelli sbaglia due liberi, Trieste avrebbe l’ultima palla in mano con 15” da giocare. Il palazzo sogna l’epilogo clamoroso. Ruzzier però cerca un improbabile passaggio per Reyes, l’azione sfuma e Hickey va in lunetta dall’altra parte. Anche per lui ci sono due errori, palla fuori con 1,3”. I biancorossi rimettono in attacco, Ruzzier pesca Brooks che ci prova dall’angolo, il pallone rimbalza sul ferro ed esce. Sfuma così la serie A. Mercoledi in gara-4 guai a sbagliare.
Il tabellino.
TRIESTE 73
CANTU’ 74
(20-20; 16-16; 9-23; 28-15)
PALLACANESTRO TRIESTE: Bossi, Filloy 12, Rolli ne, Reyes 23, Deangeli, Ruzzier 8, Camporeale ne, Candussi 4, Vildera 7, Ferrero 7, Menalo 3, Brooks 9. All. Christian.
ACQUA SAN BERNARDO CANTU’: Baldi Rossi 17, Berdini, Nikolic 15, Nwohuocha ne, Tarallo ne, Bucarelli, Hickey 29, Burns 6, Moraschini 4, Young, Cesana 3. All. Cagnardi.
Note.
Tiri da 2: Trieste 8/14, Cantù 23/42
Tiri da 3: Trieste 13/30, Cantù 7/24
Tiri liberi: Trieste 18/22, Cantù 7/13
Rimbalzi: Trieste 30, Cantù 35
La Pallacanestro Trieste piazza subito il colpo che inverte il fattore campo nella serie dei play-off contro Torino. Contano solo i play-off, si diceva. L’importante è arrivare bene lì, fisicamente e mentalmente. Complice qualche infortunio durante la stagione, ora alcuni biancorossi sembrano più riposati, fattore importantissimo per cercare di vincere nove partite, ora otto, in questi spareggi promozione. Se avrà avuto ragione la Società nel confermare coach Christian, criticato da gran parte della piazza, e a non fare follie in chiave di mercato riparatorio per quel che riguarda i giocatori, lo si scoprirà a breve.
Per intanto però la partenza in questa serie è ottima. Nei play-off non si può barare, ognuno deve dare tutto quello che ha, bisogna pensare a vincere e basta. I giudizi vanno dati per quanto fatto vedere sul parquet e non più su illazioni di eventuali partite giocate per perdere nascondendo così i potenziali aspetti positivi delle squadre.
Trieste al Pala Gianni Asti, con in tribuna Campogrande per la regola dei senior, parte alla grande. Percentuali stratosferiche nei primi 4’: 5/6 da tre e 2/3 da due: 7-19 il parziale. Poi arriva qualche sbaglio, Torino resta lì, bomba quasi sulla sirena di Bossi per il 18-28 del primo riposo.
Il secondo quarto si apre con la tripla di Pepe e quella di De Vico con in mezzo il canestro di Ghrilanda. Poi ci pensa il triestino Schina a firmare il pareggio: 28-28. Pepe ancora da oltre l’arco: 31-28. Il mortifero parziale di 13-0 si chiude con due liberi di Candussi. La gara adesso è equilibrata, Pepe da tre: 36-34. Trieste torna avanti, bomba di Brooks e poi entrata di Ruzzier: 38-41. Nel finale però Torino trova il guizzo buono: bomba di Thomas e canestro di Poser: 45-41 a metà gara.
Primi minuti di terzo favorevoli ai piemontesi che vanno sul 59-50 (De Vico dai 6,75). Trieste reagisce, due triple di Filloy in breve tempo, la seconda sulla sirena dagli otto metri: 62-64 all’ultimo riposo.
Quasi 4’ senza canestri per la Reale Mutua, per Trieste invece ci sono i punti di Vildera e di Reyes: 62-68. Botta e risposta da tre fra Pepe e Reyes: 65-71. Pepe ancora e poi Thomas: 69-71 a meno 4’35”. Ruzzier e Brooks non falliscono due viaggi in lunetta: 69-75 a meno 3’08”. Torino non molla: 71-75. Ruzzier in entrata a meno 1’55”: 71-77. Si sbaglia di qua e di là. Filloy da lontanissimo mette la bomba della quasi sicurezza a meno 55”: 71-80. Liberi a segno per Poser e per Brooks: 73-81 con il cronometro che è a favore di Trieste: meno 36”. Lo stesso Brooks mette a segno quelli della staffa: 76-83. Ma attenzione, la serie è tutt’altro che chiusa. Torino ha tutte la carte in regola per poter riprendersi la scena.
Il tabellino.
REALE MUTUA TORINO 76
PALLACANESTRO TRIESTE 83
(18-28; 27-13; 17-23; 14-19)
REALE MUTUA TORINO: Kennedy, Thomas 17, Vencato 11, Ghirlanda 4, Schina 4, Fea ne, Poser 12, Rhao ne, Petruzzi ne, De Vico 14, Cusin, Pepe 14. Allenatore: F. Ciani.
PALLACANESTRO TRIESTE: Bossi 3, Filloy 11, Rolli ne, Reyes 17, Deangeli 2, Ruzzier 8, Candussi 9, Vildera 6, Ferrero, Menalo, Brooks 27. Allenatore: J. Christian.
Note.
Tiri da 2: Torino 18/30, Trieste 17/31
Tiri da 3: Torino 10/31, Trieste 11/33
Tiri liberi: Torino 10/13, Trieste 16/22
Rimbalzi: Torino 38, Trieste 34
Parte bene la Pallacanestro Trieste nel girone di ritorno. E non poteva essere diversamente. Sul parquet dell’Orzinuovi, ultimo della classe e rimaneggiato, non doveva esserci storia. E storia non c’è stata. Equilibrio solo per i primi miti con il 9-8 locale. Poi Trieste allunga tenendo a debita distanza gli avversari andando a metà gara sul più 20. Il resto è solo per le statistiche.
In classifica nella parte alta resta tutto immutato con le migliori che vincono tutte. Grande fatica per la Fortitudo Bologna che a 3’30” dalla fine era sotto di due punti a Chiusi, in parità a 1’40”, più uno a 57” dalla conclusione.
Di Ruzzier la prima tripla a bersaglio, dall’angolo infila il 4-5. Ancora Ruzzier dai 6,75: 6-8. Anche Orzinuovi infila da lontano con Basile: 9-8. Due triple di Brooks: 9-14. Basile interrompe il parziale triestino: 11-14. Reyes da due e poi lo scatenato Ruzzier ancora da tre: 11-19. Altra tripla, Leonzio: 14-19. Trieste si tiene avanti, la bomba di Campogrande vale il 15-28 del primo riposo. La differenza al momento tra le due squadre la fanno le triple: sei per Trieste e due per i padroni di casa.
In apertura di secondo quarto due liberi di Reyes valgono il 15-30. Anche Bossi s’iscrive alla gara da tre punti: 17-33. Gasparin risponde allo stesso modo. Trieste si porta sul 22-39 a metà frazione. Nel finale quarta e quinta bomba per Ruzzier e una per Reyes: 30-50 all’intervallo lungo. Per Trieste 10/18 sin qui da oltre l’arco, 14 punti per Reyes e 17 per Ruzzier.
Nel terzo e quarto quarto Trieste si limita a controllare, prova ne sia che i due ultimni parziali sono di 18-18 e 21-19 per i locali.
Il tabellino.
ORZINUOVI 69
TRIESTE 87
(15-28; 15-22; 18-18; 21-19)
ORZINUOVI: Zugno 14, Leonzio 7, Brown 13, Basile 24, Bertini 6, Trapani, Gasparin 3, Zilli 2, Frigerio ne, Bergo ne.
PALLACANESTRO TRIESTE: Bossi 5, Filloy 10, Reyes 16, Deangeli, Ruzzier 17, Campogrande 3, Candussi 4, Vildera 15, Ferrero 2, Brooks 15.
Note.
Tiri da 2: Orzinuovi 21/45, Trieste 16/36
Tiri da tre: Orzinuovi 7/28, Trieste 16/35
Tiri liberi: Orzinuovi 6/11, Trieste 7/9
Rimbalzi: Orzinuovi 37, Trieste 51
La Pallacanestro Trieste è retrocessa in serie A2.
La Pallacanestro Trieste non si ferma più. Ottava vittoria in altrettante sfide dei play-off e ora ne manca soltanto una. Lunedi insomma a Valmaura potrebbe essere grande festa. Ancora ottima partenza di Trieste che poi si fa avvicinare e superare in apertura di ultimo quarto ma poi torna immediatamente avanti e la porta a casa. Mostruoso Reyes con 32 punti.
Alle 21 parte la diretta su Rai Sport. Qualche minuto dopo la palla a due. Davanti a oltre 6000 spettatori c’è l’inno di Mameli cantato dagli alpini. In circa 200 al PalaTrieste davanti al maxi schermo. C’era il dubbio Candussi, uscito in gara-1 per una botta ad un ginocchio, ma è presente nello starting five.
Subito a segno Ruzzier con una tripla. Boato al palazzo di Valmaura, come per anche tutte le altre bombe triestine, applausi ad ogni modo per ogni canestro. Il pubblico alabardato insomma partecipa seppur a centinaia di chilometri di distanza. Replica Bucarelli: 2-3. Brooks e Candussi a segno: 2-7. Reyes da tre per il 4-12. Brooks a metà frazione infila il 4-14. Menalo da oltre l’arco: 6-19. Lo stesso Leo sbaglia poi sempre dalla distanza il possibile più 16- Doppio Hickey: 10-19. Tripla per Reyes e canestro di Menalo: 10-24. Ultima azione con palla in mano a Trieste ma Filloy affretta la tripla e sbaglia con ancora 5” sul cronometro, Nikolic dall’altra parte regala il 12-24 del primo riposo.
Candussi apre il secondo quarto con la tripla del 12-27. Deangeli prima con due liberi e poi da sotto firma il 16-31 a meno 6’40”. Ma qui Trieste si ferma e in esattamente due minuti subisce un parziale di 9-0: 25-31. Brooks rompe il ghiaccio e poi due liberi di Ruzzier: 25-35. Cantù però è lì, Nikolic a segno e poi Cesana da tre: 30-35. Reyes e Ruzzier per il 32-29. La frazione si chiude con il tiro dalla distazna di Bucarelli per il 35-39 di metà gara. Tutto dunque da rifare per i ragazzi di Jamion Christian.
Cantùn resta a contatto, Baldi Rossi da tre: 39-41. Risponde Reyes con la stessa moneta: 39-44. Sei punti di fila dello stesso Justin: 41-50. Si sveglia Buucarelli, una tripla e un 2+1: 50-53. Filloy da lontano: 50-56. I brianzoli recuperano e chiudono a meno due: 56-58.
Dopo 30” dell’ultimo quarto Hickey ruba e va a colpire da tre per il sorpasso: 59-58. Subito Reyes uguale: 59-61. Equilibrio. Reyes ancora da oltre l’arco: 61-64. Vildera per il 61-66. Young e Hickey: 65-66. Candussi da tre: 65-69. Moraschini dalla distanza: 70-71. Reyes per il 72-75. Un libero di Moraschini a segno: 73-75. Reyes ancora: 73-77 a meno 1’05”. Baldi Rossi sbaglia da tre, Candussi no: 73-80 a meno 34”. Esplode Valmaura. Anche Bucarelli manca la bomba, rimbalzo per Trieste e finisce qui. C’è però ancora il tempo della tripla di Ruzzier quasi sulla sirena.
Il tabellino.
CANTU’ 73
TRIESTE 83
(12-24; 23-15; 21-19; 17-25)
ACQUA SAN BERNARDO CANTU’: Baldi Rossi 12, Nikolic 10, Bucarelli 11, Hickey 14, Young 8, Tosetti ne, Berdini, Burns 2, Tarallo ne, Nwochuocha ne, Moraschini 13, Cesana 3. All. Cagnardi.
PALLACANESTRO TRIESTE: Reyes 32, Ruzzier 10, Candussi 11, Ferrero, Brooks 10, Vildera 6, Camporeale ne, Deangeli 4, Menalo 5, Bossi, Filloy 5. All. Christian.
Per la Pallacanestro Trieste arriva la prima vittoria nella fase ad orologio. Agrigento si arrende a Valmaura dopo aver fatto soffrire la compagine di Christian per i primi due quarti. Poi la maggior tecnica triestina e la poca qualità nelle rotazioni siciliane hanno cambiato l’inerzia della sfida. Vittoria ad ogni da programma e quinto posto rinforzato.
Si parte con Ambrosin a segno, un libero di Morini, impatta Candussi da tre: 3-3. Sei punti per Agrigento, Ruzzier firma il 5-9. Ospiti avanti: 6-15 e 8-17. Due liberi di Ruzzier e la bomba di Ferrero: 13-17. Anche i siciliani però infilano da oltre l’arco con Cohill e con Fabi: 15-26 al primo riposo. Per Trieste 2/11 nelle triple.
Nel secondo quarto Agrigento si tiene avanti, il 19-31 di Ambrosin fa piovere fischi nel palazzo. Filloy e Ambrosin da tre: 26-34. I primi punti di Brooks: 28-34. Due tiri dalla lunetta di Deangeli per il 30-34. Chiaratella da tre: 30-37. Nel finale parziale di Trieste con Filloy da tre, Brooks e due liberi di Filloy per il 37-37 di metà gara. Si ricomincia dunque tutta da capo.
Ad inizio terzo quarto Vildera a segno e per la prima volta Trieste mette la testa avanti: 39-37. Per lui subito dopo un 2+1 e un libero: 43-37. Ambrosini segna i primi punti ospiti della farzione dopo otre 3’ di gioco. Segna Brooks che poi mette anche una tripla. Bomba anche per Filloy: 51-39. Agrigento sembra non averne più. Cohill da oltre l’arco firma il 51-44. Trieste resta comodamente avanti, Morici da oltre l’arco e poi con un libero regala ai suoi il 57-48 dell’ultimo intervallo.
Nei primi minuti del quarto quarto non si segna. Il primo canestro arriva con una tripla di Candussi dopo 170” di gioco. Cohill da tre tiene i suoi a meno 11: 62-51. Trieste però stavolta resta senza problemi avanti con un massimo vantaggio di sedici punti, margine che sarà anche il risultato finale.
Il tabellino.
TRIESTE 73
AGRIGENTO 57
(15-26; 22-11; 20-11; 16-9)
PALLACANESTRO TRIESTE: Obljubech ne, Bossi 2, Filloy 11, Rolli ne, Deangeli 4, Ruzzier 6, Camporeale ne, Candussi 11, Vildera 17, Ferrero 5, Brooks 17. All. Christian,
MONCADA ENERGY AGRIGENTO: Ambrosin 15, Sadio ne, Meluzzi, Cohill 19, Caiazza, Fabi 3, Chiarastella 5, Morici 9, Peterson 2, Polakovich 4. All. Calvani.
Note.
Tiri da 2: Trieste 18/35, Agrigento 11/33
Tiri da 3: Trieste 7/29, Agrigento 7/25
Tiri liberi: Trieste 16/23, Agrigento 14/19
Rimbalzi: Trieste 41, Agrigento 31
Dopo cinque anni torna il derby Trieste-Udine con in palio i due punti. E lo vince Trieste che così si qualifica per i quarti di finale di Supercoppa. Di fronte due squadre che dovrebbero lottare sino alla fine per la promozione. Se Trieste ha un’ottima batteria di tiratori da tre punti, la compagine friulana non è da meno, anzi in questa sfida di triple ne ha messo dentro tre più dei padroni di casa. Questo testimonia della sua pericolosità in attacco e che anche quando si trova sotto di parecchi punti ha sempre la capacità di recuperare. Un osso insomma duro per la prossima stagione. Per Trieste bene i due stranieri, Candussi un gradino sopra gli altri. Buona prestazione del collettivo, c’è ancora da lavorare però le premesse sono molto buone.
Esordio per Justin Reyes dal primo minuto. Per lui subito una stoppata data e un canestro fatto. Replica l’ex triestino Clark: 2-2. Poi i padroni di casa si scatenano: Candussi da tre, lo stesso Candussi prima da due e poi con un 2+1, quindi Ruzzier: 12-2 a meno 7’12”. Udine reagisce, coach Christian non chiama time-out: 12-12. Ferrero a meno 3’30” chiude il parziale con una bomba. Lo imita Brooks: 18-12. Arletti da sotto e Ferrero da oltre l’arco. Si va al primo riposo sul 21-14. Il pubblico gradisce.
In apertura di secondo quarto due liberi di Clark e la tripla di Filloy e il canestro di Candussi: 26-16. L’Apu si risveglia e con i tiri da oltre l’arco di Monaldi e Alibegovic si porta vicina: 28-27 a meno 4’02”. Reyes risponde alla loro pari: 31-27. Un 2+1 dello stesso Reyes vale il 36-30. Udine resta aggrappata. Un’entrata di Brooks sulla sirena dà il 40-37 per Trieste. Squadre all’intervallo lungo.
Nel terzo quarto Trieste resta avanti e con una bomba di Filloy va sul 58-46. Ma anche stavolta Udine torna sotto con due tiri da oltre l’arco di Monaldi. Sul 64-57 a meno un secondo e due decimi con rimessa in attacco servono Alibegovic che trova un canestro da tre assurdo. Ultimo riposi sul 64-60.
Inizio di quarto quarto scoppiettante con bombe consecutive per Caroti, Brooks, Ikangi e Filloy: 70-66. Trieste allunga sul 78-68 con Campogrande a meno 4’44”. Alibegovic infila l’80-72 a meno 2’40”. Trieste sbaglia in attacco, Udine parte in contropiede e tripla di Monaldi a meno 1’25”: 80-75. Gara ancora aperta. Ruzzier mette dentro due liberi a meno 1’12”: 82-75. Fallo in attacco di Monaldi, il quinto per lui, a meno 40” e Ruzzier ancora in lunetta: a segno entrambi per l’84-75. Ormai è vinta. C’è ancora il tempo per un canestro di Candussi. Finisce 86-75 e Trieste passa dunque il turno.
PALLACANESTRO TRIESTE 86
APU UDINE 75
(21-14; 19-23; 24-23; 22-15)
PALLACANESTRO TRIESTE: Bossi ne, Filloy 12, Rolli ne, Reyes 12, Deangeli 6, Pieri ne, Ruzzier 8, Campogrande 4, Candussi 21, Ferrero 6, Brooks 17. All. Christian.
APU UDINE: Vedovato ne, Clark 12, Alibegovic 17, Caroti 9, Arletti 2, Delia 4, Dabo ne, Da Ros 1, Agostini ne, Zomero ne, Monaldi 17, Ikangi 13. All. Vertemati.
Note.
Tiri da 2: Trieste 20/39, Udine 14/35
Tiri da 3: Trieste 9/28, Udine 12/29
Tiri liberi: Trieste 19/20, Udine 11/14
Rimbalzi: Trieste 42, Udine 35
Sull’orlo del baratro, dopo tre sconfitte di fila, squadra e società contestata dalla piazza, senza Reyes volato per qualche giorno a casa, a Piacenza è arrivata una vittoria, non scacciacrisi, non tutti i mali sono curati ma sicuramente dà morale in vista del derby di domenica contro Udine. Grande protagonista è stato Filloy con 29 punti, scatenato da oltre l’arco con un eccellente 9/12. Candussi e Brooks in doppia cifra. Gara vinta ad ogni modo sui tiri liberi: 14/17 per Trieste, 6/17 per Piacenza con il sanguinoso uno su due di Veronesi a pochi secondi dalla fine.
Grande equilibrio nel primo quarto. Botta e risposta iniziale tra Skeens e Candussi: 2-2. Poi bomba di Campogrande: 2-5. Dal 9-7 al 9-14 con a bersaglio Candussi, Deangeli e Filloy da tre. Campogrande fa 3/3 dalla lunetta: 16-19. Triple per Gallo e Brooks: 19-22. Ultimi punti per lo stesso Brooks ai liberi: 21-24 e squadre al primo riposo.
Anche l’inizio di secondo quarto vede le due formazioni attaccate. Schiacciata di Ferrero a cui risponde Filoni da oltre l’arco: 29-30. Vildera fa sei punti in 3’ ma il secondo fallo lo fa accomodare in panchina. Ferrero fa 1/3 in lunetta, replicano Skeens e Bonacini: 37-35. Si sveglia Filloy che infila tre triple: 40/47. Candussi e Ruzzier a bersaglio: 42-51. L’ultima azione è per i locali con la bomba del triestino Gallo a 3” dalla fine: 45-51 e siamo a metà gara. Un’occhiata alle triple per Trieste, Campogrande ha 1/5, lo riequilibra Filloy con 4/6. Rimbalzi molto meglio gli ospiti mentre ai liberi clamoroso 0/4 per Piacenza, Trieste risponde con 9/13. La differenza tra le due squadre è tutta qua (12/17 per entrambe da 2).
Ancora Filloy scatenato dai 6,75, fa 3/3 che sommati ai canestri di Brooks e di Ruzzier (anche una tripla) valgono il 53-67. Trieste sembra aver il controllo della partita ed invece nel resto del quarto non segna più. Per gli emiliani invece a bersaglio Gallo e Serpilli da tre e due liberi di Skeens: 61-67 all’ultimo intervallo.
Trieste subisce anche ad inizio quarto quarto. Filoni, Sepilli e Veronesi confezionano i punti del pareggio: 67-67. Parziale dunque di 14-0 per i padroni di casa. Finalmente Campogrande spezza l’incantesimo, dopo quasi 6’ di errori, infila da oltre l’arco il 67-70. Brooks con un 2+1: 67-73. Piacenza torna sotto: 71-73. Due liberi di Brooks: 71-75 a metà frazione. Risponde Miller da tre: 74-75. Si soffre. Gallo sbaglia il sorpasso. Poco lo imita Miller. Candussi a 2’ dalla fine mette dentro il 74-77. C’è da tenere duro e segnare ancora qualche canestro. Sabatini in lunetta fa uno su due e poi segna Miller il 77-77. Filloy, non pago di quanto fatto finora, azzecca un’altra tripla: 77-80 a meno 1’30”. Sabatini però fa lo stesso: 80-80. Deangeli sbaglia la bomba. Il finale è thrilling. Altra bomba di Filloy ma anche Veronesi non vuole essere da meno: 83-83. Ancora a segno Filloy, stavolta un po’ più da vicino: 83-85 a meno 13”. Fallo di Brooks su Veronesi a 8” dalla fine: i due liberi potrebbero riportare tutto in parità, segna il primo ma sbaglia il secondo. Fallo su Ruzzier a rimbalzo, lui è più freddo e dalla linea della carità insacca entrambi a meno 4”. Piacenza cerca il pareggio con un tiro da oltre l’arco di Sabatini che però non entra. Trieste vince.
Il tabellino.
ASSIGECO PIACENZA 84
PALLACANESTRO TRIESTE 87
(21-24; 24-27; 16-16; 23-20)
ASSIGECO PIACENZA: Miller 12, Gallo 11, Manzo ne, D’Almeida, Veronesi 15, Querci 5, Skeens 10, Bonacini 7, Serpilli 7, Sabatini 6, Filoni 11.
PALLACANESTRO TRIESTE: Bossi, Filloy 29, Rolli ne, Deangeli 2, Ruzzier 9, Campogrande 9, Candussi 15, Vildera 6, Ferrero 3, Brooks 14. All. Christian.
Note.
Tiri da 2: Piacenza 21/34, Trieste 17/28
Tiri da 3: Piacenza 12/35, Trieste 13/35
Tiri liberi: Piacenza 6/17, Trieste 14/18
Rimbalzi: Piacenza 31, Trieste 45