Disastrosi. Non trovo una diversa parola per definire la sconcertante sconfitta (94-89) rimediata dai nostri a Cento, patria del Guercino, vicino a Ferrara.
Dire partita dai due volti è scontato, fin troppo facile per cui io mi limito ad osservare un sontuoso primo quarto dove entrava tutto, concluso con un significativo 31 a 19 frutto di un bel gioco corale seppur sempre perimetrale in preferenza. Nel secondo periodo si intravedono quintetti cervellotici del coach (Bossi, Brooks e Ruzzier insieme) e verso la fine del quarto comincia a non entrare più niente ma grazie al tesoretto di triple (11 su 22 a metà gara) chiudiamo il primo tempo davanti 53 a 36.
A quel punto mi chiama un amico e mi chiede: "possiamo perdere questa partita?" e io candidamente gli rispondo di sì.
Puntualmente a inizio terzo periodo, tripla di Reyes, scende il buio, subiamo un parziale di 9 a 0 che fa scricchiolare tutte le certezze ma soprattutto si spegne Candussi e cominciano le scelleratezze nel gioco, che nell'ultimo quarto assumono evidenze inconcepibili.
Vediamo di focalizzarle in breve.
Brooks non è play maker e invece lo fa con Ruzzier guardia: assurdo.
Ruzzier va in confusione sbaglia un passaggio a Candussi e subito dopo si fa scippare palla a metà campo, poi arriverà pure il quinto fallo.
Durante la veemente risalita di Cento, Brooks non riesce a far altro che smistare palloni per le solite triple che non entrano più (alla fine saranno 16 centri su 50 tentativi, con un significativo 5 su 28 nel secondo tempo più overtime).
Coach in piena confusione che oltre ai time out dimenticati non riesce a trovare soluzioni alternative al tiro da tre punti.
A partita persa Brooks trova il pari con una tripla di tabella e nell'overtime riusciamo a salire a + 4 da lì una follia collettiva ci fa subire un parziale di 9 a 0 e non realizziamo più. Good bye.
Follia che vuol dire ancora triple sparacchiate a salve e due perse (una di Deangeli sanguinosa e una di Candussi poco migliore): Possibile che un coach importante (?) non riesca a far portar palla dalla rimessa a un piccolo?
Morale partita persa e a casa ad aspettare la Fortitudo secondo me con poche certezze e tanta insicurezza.
29 punti nel secondo tempo sono un bilancio fallimentare.
Candussi 2 su 10 da tre punti e Ferrero 0 su 8 sono stati deleteri. Ruzzier e Bossi accomunati da un 2 su 5 sempre troppo misero
Inoltre tre piccoli che insieme tirano solo due personali significa che non penetrano e non attaccano mai il ferro.
A tratti mi pareva di vedere Reyes contro tutti (trentello meritato per lui) ma da solo non può cantare e portare il Cristo.
Siamo sempre vincenti ai rimbalzi (56-41) vanificati però da 17 palle perse (5 di Ruzzier) contro le 7 degli avversari e concedendo ben 22 tiri liberi contro i nostri 14.
Mi rimane un piccolissimo dubbio: senza il fallo tecnico commesso da Reyes che ci è costato un punto, l'avremmo vinta?
Abbiamo appena esaurito il mini ciclo di 4 partite "abbordabili" (e basta vedere le batoste che prendono le nostre recenti avversarie per capire che erano e sono modeste alquanto) raccogliendo una sconfitta imbarazzante. Si dirà che mancavano Filloy (ormai lungodegente) e Campogrande. ma infortuni e malanni girano in tutti i team.
Mi chiedo: questa Pallacanestro Trieste vista finora è da finale play off?
Per me così come è adesso dico di no, ma non metto a fuoco se il problema sta nel roster o nella panchina.
Le prossime 4 gare mi daranno la risposta (Fortitudo, Verona, Piacenza e Udine).
Buona settimana.
VITTORIO LEONE
Eccoci qua a commentare un disastro (65-84) annunciato dopo l'assurdo secondo tempo + over time vissuti a Cento.
Alla fine perdiamo di 19 una partita persa in maniera ignobile già dopo i 10 minuti del primo quarto, e dirò che non mi sono sorpreso più di tanto. Impalpabili, imbarazzanti e inguardabili, senza un minimo impianto di gioco al termine del primo periodo siamo sotto 8 a 21 con 2 centri su 20 tentativi (10% di percentuale non credo di averla mai vista). Alla fine saranno 21 canestri su 69 tiri per un ricco 30% ma il momento clou è stato a metà circa del terzo quarto quando Bologna (sponda Fortitudo) ci ha doppiato sul 62 a 31, a quel punto coach Caja e i suoi giocatori hanno pensato di risparmiare energie e normalmente abbiamo centrato a volte la retina.
Devo ammettere che scorrere le statistiche del primo periodo abbinandole al gioco prodotto fa venire il mal di stomaco. Antibasket sotto ogni fase, attacco e difesa, linee di passaggio introvabili, alla fine soliti tiri da tre, della disperazione però.
Inutile affondare i colpi sulla sequenza di zeri del primo quarto, quello che conta è che si era già capito che era persa con largo anticipo.
Poi nella seconda parte vedere le sequenze dei mis-match è stato patetico, il top sotto canestro con Bossi contro Freeman. Che grande coach Jamion Christian. Contro la Effe l'ha persa per primo lui, che non è ancora riuscito a dare un gioco, una quadra, una identità al team.
Anni che non si vedeva giocare così.
Le statistiche finali sono impietose e la Fortitudo non è poi una squadra di fenomeni, è stata soltanto costruita bene, ha trovato un'avversaria in pantofole e ha svolto il compitino.
Adesso con due trasferte difficili, anche per i contraccolpi psicologici di questa batosta, e poi il derby con Udine urge un rimedio.
Io ce l'ho, molto chiaro, Arcieri e la Società anche? Ne dubito, si vedrà.
VITTORIO LEONE
La Pallacanestro Trieste ha perso a Sassari. Era prevedibile sotto vari punti di osservazione,
Finito il campionato ci siamo risvegliati (confesso dopo una notte pesante, parlo per me ovviamente) in serie A2,
Bentornato campionato, anche se nel piano semi interrato della serie A2.
Non posso proprio dire "buona la prima" della quale ci teniamo stretti i due punti in classifica (80-75) che a dire il vero dopo la prima metà gara non erano assolutamente scontati.
Certo soffrire così contro una neopromossa che si è allenata poco e male (parole di coach Zanchi) e che si presenta senza un americano, con un altro appena arrivato e senza Leonzio infortunato (giocatore importante sempre secondo il coach) non lo si poteva immaginare nè prevedere.
Di sicuro non ci ha fatto bene giocare sapendo che tutti i nostri team competitor avevano vinto domenica scorsa, fatto sta che siamo partiti contratti e paurosi e come spesso ci è capitato in pre-season abbiamo sparato a salve per quasi tre minuti, e comunque tutto il primo periodo è stato da incubo con 6 centri su ben 20 tentativi dal campo (proiezione di 80 tiri nel match, forse troppi direi). Ciò nonostante abbiamo chiuso il quarto in parità a 14 punti a dimostrazione che proprio di A2 si tratta.
Al riposo lungo ci ritroviamo sotto di un punto, con una prestazione disastrosa al tiro pesante (3 su 19) e con tutti i giocatori fuori partita (menzioni speciali per Brooks e Candussi che poi risorgeranno) tranne Justin Reyes che con 20 punti in 15 minuti (notare 20 punti su 35 complessivi) ha tenuto in partita la squadra. In sala stampa coach Christian (a cui ho chiesto cosa non ha funzionato nel suo progetto di partita riguardo il primo tempo) ha dichiarato "solo le percentuali sul tiro da tre" secondo me invece tirare 19 triple (proiezione 76 triple nei 40 minuti) è un'esagerazione, ci potrebbe essere sempre un "piano B" qualora certe situazioni non funzionano.
Nel secondo e terzo periodo però la musica cambia e seppur senza voli pindarici abbiamo sistemato abbastanza le cose, parto dalla fine: 40 tiri dal campo nel primo tempo con il 35% di realizzazioni, 27 tiri dal campo nel secondo tempo con il 60% per cui la gara si è incanalata nei giusti binari e soprattutto ha visto Eli Brooks passare da un 0 su 6 al tiro nel primo tempo a un 5 su 6 nel secondo e Francesco Candussi, spaesato e disperso nel primo tempo si è ritrovato e con una tripla a meno 3'30" dalla fine ci ha portato sul 71 a 68 dando il "la" a un piccolo break fino al 76 a 68 che si è rivelato determinante.
Detto dei tre protagonisti, Filloy e soprattutto Vildera si sono rivelati strategici nei momenti chiave mentre sono stati assenti dalla gara i soliti noti (Deangeli, Campogrande e Bossi) più Ferrero con un imbarazzante 0 su 5 nelle triple
Una parola sulla partita di Ruzzier: illuminante negli assist e in regia, a mio avviso tira sempre troppo poco e meno male che è quasi infallibile dalla lunetta. Resto della mia idea però che il suo gioco sarebbe finalizzato ai lunghi, come abbiamo più volte visto la scorsa stagione. Questo impianto di gioco un po' lo ingabbia, però è giocatore intelligente e sarà determinante nella stagione.
Tiri liberi che sofferenza: 11 su 18 per noi, 10 su 10 per loro. In certe partite fanno la differenza, attenzione.
Rimbalzi: dominanti noi, specie in attacco (saldo +5 a nostro favore) eppure stava per non servire nemmeno quel riscontro.
Alla fine sono arciconvinto che l'abbiamo spuntata sulla stanchezza degli avversari grazie a una maggiore esperienza e fisicità.
Domenica in trasferta, sulla carta non proibitiva, sarà subito la prima cartina di tornasole.
Speriamo che rivedere questa partita (magari più di una volta) serva allo staff tecnico da lezione del primo giorno di scuola nell'aula di A2.
VITTORIO LEONE
Roboante e fondamentale vittoria (97-86) contro Treviso, sfiorati i 100 punti con una prestazione corale di altissimo livello,
Quella con Pesaro doveva e poteva essere una partita da vincere, invece siamo franati ancora nel finale (94-83),
Abbiamo vinto una gara giocata discretamente (81-62 a Rimini). Era doveroso vincere per un team dalle nostre ambizioni ma portare a casa le gare non è mai scontato in partenza, questa volta il percorso agonistico si è fatto in discesa per il grave infortunio occorso a Johnson però rimane una prestazione accettabile seppur con delle stranezze che andremo a vedere.
Primo tempo impeccabile, abbiamo trovato subito il man of the match (come accade ormai in ogni partita) in Superstella Eli Brooks che in 20 minuti ha annichilito i romagnoli (peraltro davvero poca cosa in questa partita). 22 punti con 3 su 3 da due punti e 4 su 5 nelle triple è tanta roba. Assieme a cotanta abbondanza, solo 4 palle perse (saranno 8 alla fine) percentuali decorose e ben 13 liberi tirati (seppur con basse rese), solo nei rimbalzi siamo mancati (18 per noi saranno ben 47 alla fine, anche perché Rimini non la metteva dentro mai).
Detto di Brooks, per restare al primo tempo, c'è da rilevare la battaglia persa col canestro di Reyes (0 su 6) e la perdurante difficoltà di Ruzzier specie quando Brooks emerge.
Bene ha fatto coach Christian a inserire Bossi, diligente panchinaro. Più difficile da capire invece la mossa del coach a lasciare sul pino per praticamente l'intero primo quarto Luca Campogrande, il giustiziere di Cividale, e il romano ha poi risposto con la solita mancanza di continuità (alla fine saranno 0 su 5 dall'arco) ma stavolta mi sento di assolverlo.
Molto bene Vildera, con tanto minutaggio vista la incolore prova di Candussi. Chiaro che gli avversari non erano di qualità sopraffina per competere, però il ragazzo ha fatto bene.
Nel secondo tempo e segnatamente nel terzo quarto Rimini si è spenta del tutto e noi abbiamo consolidato il margine di vantaggio portandolo a 19 punti e mantenendolo fin al 40'. Reyes è migliorato così come Ruzzier visto che Brooks è stato lasciato a riposo in panchina.
A proposito, mai ho visto in tanti anni di presenza nei palazzetti cambiare 5 giocatori contemporaneamente, grazie coach Christian che non mi hai fatto annoiare.... Chissà se lo rivedremo....
Alla fine della partita ritengo inutile rimarcare le cose negative che comunque ci sono state e dell' quali sapevo già tutto (nel senso di già ripetutamente viste) prendiamo tutto il buono che c'è stato. 55% da due punti, 29% da tre e 74% nei personali, non il massimo ma con Rimini è bastato e avanzato anche.
Adesso arrivano i cugini romagnoli di Forlì freschi di super vittoria con Udine: sarà una musica diversa, vediamo se il "work in progress" implementerà perché sono arcisicuro che sarà necessario.
VITTORIO LEONE
Ultima partita del girone di andata molto delicata ed importante, contro Forlì ci si giocava il secondo posto e posizioni di preminenza in chiave classifica avulsa e varie simili a fine torneo. Ebbene abbiamo vinto continuando la striscia di vittorie consecutive (adesso sono cinque) e secondo me anche convinto.
E' stata la prima partita in cui mi sono piaciuti pienamente, partiti bene, qualche passaggio a vuoto contro la zona ordinata da coach Martino specialmente nel secondo quarto, ma quando si è trattato di portarla a casa abbiamo sfoderato un ottimo ultimo quarto. Punto a punto fino a metà periodo e poi difesa stretta e attacco convincente dove finalmente Ruzzier ha giganteggiato con penetrazioni e assist illuminanti, dove Reyes sotto canestro ha dettato legge (ennesima doppia doppia per lui) e dove Brooks ha smesso di rallentare il gioco da oltre l'arco o senza soluzioni pulite con conseguenti palle perse (Ruzzier e Brooks sono passati da 10 perse in due, ricorrenti, alle tre palle perse in due contro Forlì) bensì giocando in velocità costruendosi tiri comodi o liberandosi per ricevere gli scarichi e colpire. Aggiungo un sontuoso Francesco Candussi, giocatore che in A2 è difficilmente marcabile per come ama giostrare lontano dal pitturato per poi magari entrarci e fare male. E pure un mastino in difesa dove stavolta si è risparmiato i falli banali.
Nell'ultimo quarto si procedeva punto a punto e a 5 minuti dal termine dopo 2 bombe di Cinciarini (per il resto anonimo) eravamo sotto 59 a 60, Da quel momento coach Christian pescava il quintetto giusto (i 4 sopra nominati più Ariel Filloy) in due minuti e mezzo parziale di 7 a 2 e negli ultimi 2 minuti e mezzo ciliegina di un parziale di 13 a 0 per chiudere a + 17 contro una squadra che finora raddrizzava le partite proprio nei finali e che nel complesso si è dimostrata inferiore a noi.
Siamo migliorati nella gestione dei palloni (solo 11 palle perse), nella percentuale dei tiri da due punti (60%) nei punti realizzati dentro il pitturato (ben 42) e anche nelle percentuali delle triple seppur rovinate dallo 0 su 6 di Reyes ma nobilitate dal 43% di Candussi e dal 56% di Brooks. Bene anche nei tiri liberi se togliamo dal referto l'1 su 5 di capitan Deangeli.
Che piano piano si stia trovando la quadra? Un'altro indizio sono i 64 punti del quintetto iniziale sui 79 totali.
Vincere aiuta a vincere, nessuna partita è scontata, ma se vogliamo perseguire i proclami estivi è il momento di consolidare le prestazioni e dare continuità ai risultati positivi.
Due parole sui fischietti di questa partita; scarsi e compensativi però sono state grandi le parole di Mike Arcieri; "Gli arbitri fanno il loro lavoro e i giocatori fanno la partita" e si è visto la flemma con cui i ragazzi hanno digerito certe sciagurate decisioni arbitrali. Bravi.
Due parole anche sulla novità delle maglie: certo che bisogna essere geni del design per sfornare una divisa come quella vista contro Forlì. Numeri bianchi o forse crema invisibili contornati da un filettino sottile rosso e nomi dei giocatori che me lo hanno detto perchè sinceramente non li avevo visti.
La classifica si fa interessante, il girone di ritorno inizia morbidamente (eufemismo) preoccupano le sfide decisive tutte fuori casa ma la squadra vista contro Forlì sta crescendo in maturità e consapevolezza delle proprie possibilità. Avanti così adesso e niente passi del gambero.
VITTORIO LEONE
La Pallacanestro Trieste vince la partita della vita contro Verona, che scende in serie A2, ma potrebbe forse anche non bastare per salvarsi.
“Love is Love”, o meglio, per dirla alla triestina, “Amor xe Amor”:
Vince Varese, più squadra, non a caso senza la penalizzazione sarebbe al quarto posto in classifica.
La Pallacanestro Trieste espugna Rimini e si gode la quarta vittoria di fila. Grande protagonista di questa sfida è stato Brooks. Dopo un primo quarto equilibrato arriva un buon secondo quarto e la fuga nel terzo. Con questa affermazione Trieste resta nei piabni alta della graduatoria.
Questa la classifica in attesa di Tezenis-Nardò di domani: Bologna 18; Forlì 16; Trieste, Udine 14; Verona 12; Nardò 10; Piacenza, Cento 8; Cividale 6; Otrxzinuovi, Rimini, Chiusi 4.
Inizia male la sfida per Justin Johnson che dopo 3’11” di gioco in uno scontro con Reyes sbatte la testa, per lui c’è l’ambulanza. Primi minuti equilbrati: 10-10 con le triple di Marks, Simioni, Brooks e Candussi. Altra bomba di Brooks: 13-17. Due liberi di Tomassini per il 15-17. Replica ancora Brooks da dentro l’area: 15-19. Parziale di 6-0 per i romagnoli e 21-19. Brooks pareggia. Per lui fino a questo momento 2/2 da due e 2/2 da tre. Primo quarto che si chiude sul 23-23.
Inizio di secondo quarto con Rimini avanti di poco, poi tripla di Brooks: 28-29. Trieste accelera: Vilderae poi due bombe di Brooks: 28-37. Per Eli ci sono già 20 punti con il cento per cento al tiro: 2/2 da due e 5/5 da tre. Male nelle triple Reyes (0/4) e Campogrande (0/3). Masciadri replica da oltre l’arco: 31-37. Brooks sbaglia la prima bomba della serata, poi infila da due: 33-41. Si va all’intervallo lungo sul 35-42.
Il terzo quarto inizia con i canestri di Ruzzier e di Deangeli: 32-46. Marks da tre: 38-46. Trieste mantiene una decina di punti di vantaggio. Reyes da oltre l’arco, la prima volta a segno dopo sette tentativi out: 42-54. Rimini infila tre liberi: 45-54. Trieste corre: due liberi di Vildera, Bossi, due bombe di Reyes: 45-64. Nel finale c’è ancora spazio per i canestri di Tassinari e di Brooks: 47-66 e ultimo riposo.
Nessun calo di tensione per i ragazzi di Christian all’inizio dell’ultimo quarto, il più 20 è firmato da Vildera: 50-70. Tomassini da tre: 53-70. Una bomba per parte, Filloy e Simioni: 56-73. Il tempo scorre e il vantaggio è più che buono, quasi rassicurante. A metà frazione è 58-75. Stavolta Trieste tiene facilmente e vince largo.
Tra sette giorni sarà sfida contro Forlì, squadra costruita per provare a vincere il campionato e che ha battuto in questo turno Udine dopo un tempo supplementare. Sarà un banco importante per la Pallacanestro Trieste, contro la seconda della classe, prima di iniziare il girone di ritorno con le prime partite contro avversarie più alla portata.
Il tabellino.
RIVIERASCA BASKET RIMINI 62
PALLACANESTRO TRIESTE 81
(23-23; 12-19; 12-24; 15-15)
RIVIERASCA BASKET RIMINI: Tassinari 2, Marks 21, Anumba 12, Bonfò, Grande 2, Tomassini 9, Scarponi 4, Masciadri 6, Mari ne, Johnson, Simioni 6, Abba.
PALLACANESTRO TRIESTE: Bossi 2, Filloy 11, Reyes 13, Deangeli 4, Ruzzier 6, Campogrande 4, Candussi 9, Vildera 8, Ferrero, Brooks 24.
Note.
Tiri da 2: Rimini 13/38, Trieste 17/31
Tiri da 3: Rimini 9/27, Trieste 11/38
Tiri liberi: Rimini 9/14, Trieste 14/19
Rimbalzi: Rimini 38, Trieste 47
La Pallacanestro Trieste è retrocessa in serie A2.
Dopo cinque anni torna il derby Trieste-Udine con in palio i due punti. E lo vince Trieste che così si qualifica per i quarti di finale di Supercoppa. Di fronte due squadre che dovrebbero lottare sino alla fine per la promozione. Se Trieste ha un’ottima batteria di tiratori da tre punti, la compagine friulana non è da meno, anzi in questa sfida di triple ne ha messo dentro tre più dei padroni di casa. Questo testimonia della sua pericolosità in attacco e che anche quando si trova sotto di parecchi punti ha sempre la capacità di recuperare. Un osso insomma duro per la prossima stagione. Per Trieste bene i due stranieri, Candussi un gradino sopra gli altri. Buona prestazione del collettivo, c’è ancora da lavorare però le premesse sono molto buone.
Esordio per Justin Reyes dal primo minuto. Per lui subito una stoppata data e un canestro fatto. Replica l’ex triestino Clark: 2-2. Poi i padroni di casa si scatenano: Candussi da tre, lo stesso Candussi prima da due e poi con un 2+1, quindi Ruzzier: 12-2 a meno 7’12”. Udine reagisce, coach Christian non chiama time-out: 12-12. Ferrero a meno 3’30” chiude il parziale con una bomba. Lo imita Brooks: 18-12. Arletti da sotto e Ferrero da oltre l’arco. Si va al primo riposo sul 21-14. Il pubblico gradisce.
In apertura di secondo quarto due liberi di Clark e la tripla di Filloy e il canestro di Candussi: 26-16. L’Apu si risveglia e con i tiri da oltre l’arco di Monaldi e Alibegovic si porta vicina: 28-27 a meno 4’02”. Reyes risponde alla loro pari: 31-27. Un 2+1 dello stesso Reyes vale il 36-30. Udine resta aggrappata. Un’entrata di Brooks sulla sirena dà il 40-37 per Trieste. Squadre all’intervallo lungo.
Nel terzo quarto Trieste resta avanti e con una bomba di Filloy va sul 58-46. Ma anche stavolta Udine torna sotto con due tiri da oltre l’arco di Monaldi. Sul 64-57 a meno un secondo e due decimi con rimessa in attacco servono Alibegovic che trova un canestro da tre assurdo. Ultimo riposi sul 64-60.
Inizio di quarto quarto scoppiettante con bombe consecutive per Caroti, Brooks, Ikangi e Filloy: 70-66. Trieste allunga sul 78-68 con Campogrande a meno 4’44”. Alibegovic infila l’80-72 a meno 2’40”. Trieste sbaglia in attacco, Udine parte in contropiede e tripla di Monaldi a meno 1’25”: 80-75. Gara ancora aperta. Ruzzier mette dentro due liberi a meno 1’12”: 82-75. Fallo in attacco di Monaldi, il quinto per lui, a meno 40” e Ruzzier ancora in lunetta: a segno entrambi per l’84-75. Ormai è vinta. C’è ancora il tempo per un canestro di Candussi. Finisce 86-75 e Trieste passa dunque il turno.
PALLACANESTRO TRIESTE 86
APU UDINE 75
(21-14; 19-23; 24-23; 22-15)
PALLACANESTRO TRIESTE: Bossi ne, Filloy 12, Rolli ne, Reyes 12, Deangeli 6, Pieri ne, Ruzzier 8, Campogrande 4, Candussi 21, Ferrero 6, Brooks 17. All. Christian.
APU UDINE: Vedovato ne, Clark 12, Alibegovic 17, Caroti 9, Arletti 2, Delia 4, Dabo ne, Da Ros 1, Agostini ne, Zomero ne, Monaldi 17, Ikangi 13. All. Vertemati.
Note.
Tiri da 2: Trieste 20/39, Udine 14/35
Tiri da 3: Trieste 9/28, Udine 12/29
Tiri liberi: Trieste 19/20, Udine 11/14
Rimbalzi: Trieste 42, Udine 35
Sull’orlo del baratro, dopo tre sconfitte di fila, squadra e società contestata dalla piazza, senza Reyes volato per qualche giorno a casa, a Piacenza è arrivata una vittoria, non scacciacrisi, non tutti i mali sono curati ma sicuramente dà morale in vista del derby di domenica contro Udine. Grande protagonista è stato Filloy con 29 punti, scatenato da oltre l’arco con un eccellente 9/12. Candussi e Brooks in doppia cifra. Gara vinta ad ogni modo sui tiri liberi: 14/17 per Trieste, 6/17 per Piacenza con il sanguinoso uno su due di Veronesi a pochi secondi dalla fine.
Grande equilibrio nel primo quarto. Botta e risposta iniziale tra Skeens e Candussi: 2-2. Poi bomba di Campogrande: 2-5. Dal 9-7 al 9-14 con a bersaglio Candussi, Deangeli e Filloy da tre. Campogrande fa 3/3 dalla lunetta: 16-19. Triple per Gallo e Brooks: 19-22. Ultimi punti per lo stesso Brooks ai liberi: 21-24 e squadre al primo riposo.
Anche l’inizio di secondo quarto vede le due formazioni attaccate. Schiacciata di Ferrero a cui risponde Filoni da oltre l’arco: 29-30. Vildera fa sei punti in 3’ ma il secondo fallo lo fa accomodare in panchina. Ferrero fa 1/3 in lunetta, replicano Skeens e Bonacini: 37-35. Si sveglia Filloy che infila tre triple: 40/47. Candussi e Ruzzier a bersaglio: 42-51. L’ultima azione è per i locali con la bomba del triestino Gallo a 3” dalla fine: 45-51 e siamo a metà gara. Un’occhiata alle triple per Trieste, Campogrande ha 1/5, lo riequilibra Filloy con 4/6. Rimbalzi molto meglio gli ospiti mentre ai liberi clamoroso 0/4 per Piacenza, Trieste risponde con 9/13. La differenza tra le due squadre è tutta qua (12/17 per entrambe da 2).
Ancora Filloy scatenato dai 6,75, fa 3/3 che sommati ai canestri di Brooks e di Ruzzier (anche una tripla) valgono il 53-67. Trieste sembra aver il controllo della partita ed invece nel resto del quarto non segna più. Per gli emiliani invece a bersaglio Gallo e Serpilli da tre e due liberi di Skeens: 61-67 all’ultimo intervallo.
Trieste subisce anche ad inizio quarto quarto. Filoni, Sepilli e Veronesi confezionano i punti del pareggio: 67-67. Parziale dunque di 14-0 per i padroni di casa. Finalmente Campogrande spezza l’incantesimo, dopo quasi 6’ di errori, infila da oltre l’arco il 67-70. Brooks con un 2+1: 67-73. Piacenza torna sotto: 71-73. Due liberi di Brooks: 71-75 a metà frazione. Risponde Miller da tre: 74-75. Si soffre. Gallo sbaglia il sorpasso. Poco lo imita Miller. Candussi a 2’ dalla fine mette dentro il 74-77. C’è da tenere duro e segnare ancora qualche canestro. Sabatini in lunetta fa uno su due e poi segna Miller il 77-77. Filloy, non pago di quanto fatto finora, azzecca un’altra tripla: 77-80 a meno 1’30”. Sabatini però fa lo stesso: 80-80. Deangeli sbaglia la bomba. Il finale è thrilling. Altra bomba di Filloy ma anche Veronesi non vuole essere da meno: 83-83. Ancora a segno Filloy, stavolta un po’ più da vicino: 83-85 a meno 13”. Fallo di Brooks su Veronesi a 8” dalla fine: i due liberi potrebbero riportare tutto in parità, segna il primo ma sbaglia il secondo. Fallo su Ruzzier a rimbalzo, lui è più freddo e dalla linea della carità insacca entrambi a meno 4”. Piacenza cerca il pareggio con un tiro da oltre l’arco di Sabatini che però non entra. Trieste vince.
Il tabellino.
ASSIGECO PIACENZA 84
PALLACANESTRO TRIESTE 87
(21-24; 24-27; 16-16; 23-20)
ASSIGECO PIACENZA: Miller 12, Gallo 11, Manzo ne, D’Almeida, Veronesi 15, Querci 5, Skeens 10, Bonacini 7, Serpilli 7, Sabatini 6, Filoni 11.
PALLACANESTRO TRIESTE: Bossi, Filloy 29, Rolli ne, Deangeli 2, Ruzzier 9, Campogrande 9, Candussi 15, Vildera 6, Ferrero 3, Brooks 14. All. Christian.
Note.
Tiri da 2: Piacenza 21/34, Trieste 17/28
Tiri da 3: Piacenza 12/35, Trieste 13/35
Tiri liberi: Piacenza 6/17, Trieste 14/18
Rimbalzi: Piacenza 31, Trieste 45
Sperare nelle disgrazie degli altri in questo finale di stagione non basta.
Il bello o il brutto del Basket. La Pallacanestro Trieste nel primo tempo conduce anche di 22 punti e a metà gara è a più 17. Cento ci crede, rimonta e vince dopo un tempo supplementare. Pazzesco. Stavolta la tattica (sempre la stessa in ogni partita) del tiro da tre non basta, quando le percentuali dalla lunga sono basse (16/50!) si perde. Emblematica la partita di Ferrero che ha chiuso con zero punti con un allucinante 0/8 da oltre l’arco. Sulla gestione della gara del coach a stelle e strisce non mancano le critiche degli addetti ai lavori e dei tifosi. E domenica prossima ci sarà la Fortitudo Bologna di Attilio Caja, sarà un’altra battaglia con ci augura un esito diverso.
Filloy ancora fuori per infortunio e Campogrande in panchina solo per onor di firma.
Si parte con le triple di Reyes e di Archie. Poi arrivano quelle di Brooks e di Candussi: 5-9. Cento resta aggrappata sino all’11-14. Due bombe consecutive di Brooks: 11-20. Nella festa del tiro da tre partecipa anche Deangeli che subito dopo metterà dentro anche un 2+1: 13-28. Dai 6.75 colpisce anche Bossi per il 19-31 con cui si va al primo riposo.
La Pallacanestro Trieste continua a colpire da oltre l’arco, stavolta tocca Reyes. E poi ancora a Deangeli e a Ruzzier: 21-40. Massimo vantaggio sul 23-45 con la tripla di Reyes. Risponde Sabin allo stesso modo. Dal 30-49 al 36-49 con la bomba dell’ex Mussini. Trieste controlla e chiude avanti di diciassette sul 36-53. A metà gara 23-16 i rimbalzi per Trieste ma soprattutto nelle triple 11/22 contro le locali 3/14.
Nel terzo quarto Cento parte bene, dopo cinque punti di Archie ci pensa Mussini a mettere dentro il 45-56. I padroni di casa si avvicinano, Ruzzier da tre per il 50-62. Sabin da oltre l’arco firma il 57-63. Reyes segna ma poi si prende un tecnico, Bruttini realizza il libero e sull’azione successiva Moreno infila la bomba del 61-65 Un libero a bersaglio di Brooks manda le squadre all’ultimo intervallo sul 61-66. Nei tiri da tre Cento ha un 6/20, Trieste invece 13/32 (2/10 nel quarto).
L’ultimo quarto si apre con la tripla di Sabin: 64-66. I canestri di Brooks e due di Reyes ridanno fiato a Trieste: 64-72. Cento però si riavvicina con un ispirato Mussini: 68-72. Triple consecutive per Palumbo e per lo stesso Mussini: 75-76. Cento sbaglia più volte il sorpasso, Reyes da tre per il 75-79. Due liberi di Benvenuti e la tripla di Archie: 80-79 per Cento. Ferrero sbaglia ancora da oltre l’arco (0/7 fino a questo momento per lui). Fallo su Mussini che va in lunetta e fa 2/2: 82-79. Per Trieste si mette male ma Brooks infila la bomba del pareggio che manda le due squadre ai supplementari.
Un libero di Toscano porta avanti Cento. Trieste risponde con due di Candussi e poi con un canestro di Deangeli: 83-86. Archie infila l’85-86. Candussi e Moreno a segno da tre: 88-89. Sabin protagonista nel finale con un canestro e poi con due liberi: 92-89 a meno 8”. Coach Christian chiama time-out per disegnare lo schema per tirare da tre ma Candussi lo sbaglia. Sabin prende il rimbalzo e subisce fallo segnando entrambi i tiri dalla lunetta: finisce 94-89.
Il tabellino.
SELLA CENTO 94
PALLACANESTRO TRIESTE 89
dts
(19-31; 17-22; 25-13; 21-16; 10-7)
SELLA CENTO: Mussini 22, Palumbo 7, Kuuba, Toscano, 8 Bruttini 11, Moreno 6, Sabin 18, Magni ne, Archie 15, Benvenuti 7, Bucciol ne.
PALLACANESTRO TRIESTE: Deangeli 14, Brooks 17, Ruzzier 6, Ferrero, Candussi 17, Reyes 30, Campogrande ne, Bossi 5, Rolli, Vildera.
Note.
Tiri da 2: Cento: 22/45, Trieste 16/32
Tiri da 3: Cento 11/34, Trieste 16/50
Tiri liberi: Cento 17/22, Trieste 9/14
Rimbalzi: Cento 41, Trieste 56