Vittorio Leone
Il Ruggito del Leone, Pall. Trieste battuta anche a Scafati: "Poche idee, involuzione degli italiani, Bartley è la sola speranza"
Dopo Reggio Emilia abbiamo perso anche contro Scafati (93-85), ancora una partita preparata male e gestita peggio.
Siamo riusciti a far risorgere una squadra che perdeva da 5 turni consecutivi con atteggiamenti presuntuosi e soprattutto idee poco chiare. Accoppiamenti difensivi poco proponibili (leggi Davis opposto a Okoye, almeno all'inizio), rotazioni quasi inesistenti, brutto segno.
Eravamo una SQUADRA, con quasi tutti gli uomini sotto i 30 minuti perchè le rotazioni funzionavano, contro Scafati ben 3 giocatori oltre i 34 minuti e altri 3 oltre i 22 minuti, in totale 8 uomini in campo (se si esclude 1 minuto di Vildera).
L'involuzione nel gioco e nella tecnica del pacchetto di giocatori italiani ha fatto si che la panchina ha prodotto una miseria di punti (era il nostro fiore all'occhiello nel girone di andata) e che gli unici momenti in cui eravamo in partita o addirittura in vantaggio li abbiamo avuti con tutti e 5 gli USA in campo. Eclatante il terzo quarto dove con gli yankee in 6' abbiamo stampato un parziale di 17 a 1 per poi negli altri 4 minuti subirne uno da 17 a 12.
La difesa insufficiente nel secondo quarto ha portato un passivo di 32 punti che pur tuttavia nel terzo quarto avevamo recuperato (nonostante uno scandaloso fallo fischiato a Ruzzier sul palleggio che è stato interpretato dall'arbitro sul tiro da tre successivo e che è costato tre tiri liberi messi dentro). Ma sono solo scuse e parole di circostanza in una gara dove, ripeto, sono emerse difficoltà in alcuni singoli giocatori magari ritenuti già campioncini e difficoltà nel contenere una Scafati capace di superare i 90 punti e di ribaltare il delta canestri. In attacco invece non siamo stati capaci di "monetizzare" i quasi 8' nell'ultimo periodo dove Scafati aveva già raggiunto il bonus dei falli e proprio in una serata dove abbiamo tirato col 100% dalla linea dei personali.
Ciliegina sulla torta: se guardiamo i nudi numeri risaltano situazioni incredibili: Scafati ha tirato 3 volte più di noi e sfruttato 8 tiri liberi più di noi nonostante avesse raccattato ben 12 rimbalzi in meno e anche le 8 palle perse in meno non riescono a compensare tali statistiche, ergo maggiore reattività nei recuperi dei palloni.
A metà dell'ultimo quarto poi ci siamo suicidati con tre triple consecutive sbagliate in meno di un minuto che probaabilmente hanno scavato il solco irrecuperabile.
Se guardiamo i risultati dei singoli giocatori, non bisogna cadere nell'inganno di certi numeri. Davis con 5 su 7 da due punti, un sanguinoso 2 su 10 da tre e ben 5 perse a me non à piaciuto, soprattutto in difesa. Terry con un ottimo 5 su 5 da due punti e 0 su 1 da tre a me non è piaciuto, specialmente in difesa. Hudson (1 su 2 da due punti e 1 su 4 da tre) a me non piace, impalpabile e spesso fuori dal gioco oltre che troppo in panca visto che à uno dei pochi in grado di attaccare il ferro con costrutto. Spencer poco cercato per me non ha fatto male, in difesa ha sempre senso della posizione e reattività. Lever poteva avere un senso, ma è troppo falloso e fatalmente si autolimita nel minutaggio. Deangeli non lo commento. Ruzzier a mio parere produce sempre pochi punti, o perlomeno contro Scafati non è quasi mai riuscito a costruirsi un tiro da lontano.
Frank Bartley è la nostra speranza per la salvezza (perchè a malincuore e contro ogni mio pensiero o pronostico è a salvarsi che adesso dobbiamo pensare) e quando lui si spegne o cala di tenuta fisica la squadra sbanda pericolosamente. Guardando la partita mi dicevo "ma perchè Bartley così tanto in panca" e invece ha giostrato per 34', il punto è un altro: quando è in panchina la squadra collassa in attacco e subisce parziali pesanti in pochissimo tempo e quindi sembra che lui manchi per troppo tempo. Prova lampante di quanto il concetto di TEMPO sia relativo....
Tornando al basket prodotto nelle ultime due gare dai ragazzi di coach Legovich trovo che che si sia intrapresa una deriva pericolosissima e stavolta ci metto dentro anche lo staff tecnico per cui diventa molto significativa la partita di sabato Santo a Trento dove perdendo ancora ci vedremmo di sicuro incamerati nel gruppo delle disperate. Ah scusate, non parlo dello scontro di domenica 2 aprile con la Virtus Bologna che ritengo fuori portata ma se vorreste sorprendermi e sorprenderci tutti noi siamo qua. A voi ragazzi la fiducia nel ritrovare il passo delle larghe vittorie con Treviso (due volte), Napoli e Venezia.
VITTORIO LEONE