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Hockey Tergeste battuta in semifinale da Torino: addio sogni promozione
Si ferma l'avventura della compagine di Serie B della Tergeste che, dopo aver perso gara 1,
perde anche gara 3 in trasferta a Torino, e deve così dire addio al sogno di poter disputare la finale del Campionato di Serie B. La formazione del Presidente Mike Angeli cede il passo al Real Torino che si impone con il punteggio di 6-2.
Finisce qui, con la seconda sconfitta a Torino − in gara 3 playoff − la stagione della formazione di Serie B della Tergeste. Una vera e propria beffa dopo l'incoraggiante vittoria casalinga nella seconda partita della serie contro la stessa formazione piemontese, e finita 4 a 3 per i ragazzi triestini.
I giuliani, giunti nel capoluogo piemontese con una formazione piuttosto ridotta, sono rimasti in partita per un solo tempo (1-1). Nella ripresa, a corto di fiato, si eclissa e lascia carta bianca al Torino che non ci pensa due volte a chiudere la pratica con un perentorio 6-2.
Ora il quadro è completo: missione compiuta anche per l’Asiago Newts che batte – anche in gara 2 – il Civitavecchia per 7-3 e vola in finale proprio contro il Real Torino.
A margine dell’incontro abbiamo rivolto alcune domande al Direttore Sportivo della Tergeste Sergio Coronica.
D.S. Coronica, come commenta questa sconfitta in gara 3 con il Torino? Cosa è mancato alla sua squadra per bissare la vittoria ottenuta a Trieste, due giorni prima, in gara 2? Quanto ha pesato, sul risultato finale, una trasferta infrasettimanale così lunga?
Dopo la bella prova ottenuta in gara 2 si sapeva che l'ultimo epilogo sarebbe stato difficile, ma la squadra e tutta la società hanno voluto comunque provarci. Anche se con un roster limitato per problemi di lavoro e studio, chi è sceso in campo ha dato il massimo contro un Real Torino al gran completo. Ne è la dimostrazione il risultato del primo tempo, finito 1-1. Poi, nella ripresa, la migliore condizione atletica dei padroni di casa e la bravura del loro goalie l'hanno fatta da padrona, premiando, meritatamente, il Real Torino.
Ad un certo punto della stagione la Tergeste si è trovata in testa alla classifica a pari punti con l’Asiago Newts. In quel periodo ha mai pensato ad una eventuale promozione in serie A?
Se devo fare un'analisi della stagione senior posso dire che è stata, a mio avviso, affascinante. La scelta fatta dalla società lo scorso giugno, di tentare questa avventura nella categoria superiore conquistata sul campo, ha permesso a tutto il gruppo di atleti di crescere, dai più esperti senior ai rookie delle giovanili, nonostante l'improvvisa indisponibilità di una guida tecnica dall'inizio della stagione. Sette vittorie, tre sole sconfitte, qualche migliaio di chilometri di trasferte e dei playoff combattuti fino alla fine, sono per la Tergeste sicuramente un fatto d'orgoglio. Per quanto concerne la promozione in Serie A: beh, un pensierino ce l’ho fatto.
Lei ha sempre detto che l'obiettivo principale del progetto A.S.D. Tergeste è la crescita del settore giovanile. Soddisfatto del percorso che stanno facendo i vostri ragazzi?
Dal lontano 2009, anno in cui la Tergeste è nata, è stato il nostro obiettivo primario, sicuri che è l'unica strada da percorrere per crescere. La mancanza di una struttura pubblica, inoltre, ci impediscono di organizzare al meglio la nostra attività sportiva. Sono questi i nostri obiettivi, ma sono sempre più difficili da raggiungere.
L'incertezza sulla guida tecnica, in questa stagione, ha sicuramente pesato negativamente sulle formazioni giovanili U16 e U14, mentre cose buone sono arrivate dai gruppi U12 e U10.
Obiettivi e auspici per la prossima stagione hockeistica?
L’auspicio per la prossima stagione è sicuramente quello di riprovarci con tutti i senior, sperando in una gestione dei campionati da parte della Federazione più vicina alle esigenze e alle possibilità delle associazioni.
L’obiettivo, di tutta la dirigenza della Tergeste, è quello di risolvere il problema della guida tecnica. La società si sta impegnando in tal senso, e sicuramente riuscirà a trovare un allenatore valido e disponibile ad un progetto di crescita di tutto l'ambiente.
Alle famiglie degli atleti un grazie di cuore per quello che hanno fatto in tutti questi anni per l’associazione e le squadre.