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Sussulto alabardato, espugnata Portogruaro. Si torna a sperare

16 Aprile 2011
di vicedirettore
PORTOGRUARO 1
TRIESTINA 2
MARCATORE: p.t. 7’ Marchi; s.t. 2’ Memushaj, 4’ Godeas.


PORTOGRUARO (4-3-1-2): Rossi; Espinal, Cristante, Franceschini, Cibocchi; Tarana, Schiavon, Scozzarella (s.t. 1’ Memushaj); Cunico (s.t. 1’ Ignacio Pià); Gerardi (s.t. 21’ Scapuzzi), Altinier. A disposizione Furlan, Esposito, D’Elia, Madaschi. All. Agostinelli
TRIESTINA (4-4-2): Colombo; D’Ambrosio, Cottafava, Malagò, Longhi; Testini, Dettori (st 40’ D’Aiello), Filkor, Miramontes (s.t. 30’ Lunardini); Godeas, Marchi (s.t. 43’ Taddei). A disposizione Viotti, Gerbo, Bariti, Longoni. All. Salvioni
ARBITRO: Massa di Imperia (assistenti Schenone di Genova e Longo di Paola, quarto ufficiale Fabbri di Ravenna).
NOTE Ammoniti Cunico, Malagò, Cottafava, Marchi. Minuti di recupero: p.t. 1’; s.t. 3’. Corner: 3-3. Pomeriggio variabile, 19 gradi. Terreno in buone condizioni.

La Triestina sbanca lo stadio Mecchia, dove batte il Portogruaro per 2-1 a sette turni dalla fine, e tiene in vita la fiammella minima della rincorsa alla salvezza. Un successo, il primo con Salvioni in panchina, (assente dal 17 febbraio) utile ad agganciare il Frosinone e ad accorciare le distanze proprio dagli sconfitti. Dicevamo una fiammella minima, già perchè guardando appunto la classifica non c'è molto da stare tranquilli. Mancano sei turni alla fine e l'Unione ha ora solo 3 punti da recuperare alla quart'ultima. Anche se in realtà potrebbero essere di più perchè l'Ascoli, titolare di quella posizione, deve ancora scendere in campo (domani contro il Pescara). Per raggiungere i play-out bisogna lasciarsi dietro tre compagini (che al momento attuale sarebbero Frosinone, Portogruaro e Ascoli) e non lasciarsi scappare la quint'ultima perchè se ci sono più di 5 punti di differenza lo spareggio non si disputerebbe. Fondamentale insomma sarà la prossima gara, quella di venerdi Santo (ore 19) quando al Rocco arriverà il Sassuolo che non se la passa molto bene (42 punti in graduatoria). Un'altra ultima spiaggia insomma. Dovesse arrivare un'altra vittoria ecco che a cinque giornate dalla fine l'Unione avrebbe tutte le carte in regola per puntare appunto ai play-out. 

Ma veniamo alla gara di oggi. Locali privi unicamente di Scarpa visti i recuperi degli altri acciaccati, mentre gli ospiti – ritrovati Taddei e Lunardini - devono fare a meno di Antonelli, Gissi, Dalla Rocca, Grassi, Brosco, Scurto, Princivalli e Trazzi (terzo portiere). I giuliani – stavolta in tenuta bianca – partono bene, mostrando attenzione e concentrazione. I veneti, dal canto loro, non è brillante sul piano tattico ed è in difficoltà sia sugli esterni difensivi sia nello sviluppo della manovra. Al 5’ Longhi tira alto, poi arriva lo 0-1 ad opera dell’ex Marchi, che va via di potenza a Franceschini, entra in area (parte destra dell’area) e insacca di potenza sotto l’incrocio opposto. Gli alabardati ci provano ancora (in modo impeciso) con Filkor al 10’ e Dettori al 12’. La mezzapunta triestina Scozzarella prova a dare la scossa al “Porto”, facendo valere la sua qualità sulla sinistra, ma non ha successo per quanto gli avversari abbiano arretrato il loro baricentro e abbiano un pizzico di aggressività in meno rispetto all’inizio. I padroni di casa sono sottotono e ci provano solamente con Cunico al 20’ (tentativo fuori). L’Unione non alza i ritmi per cercare il raddoppio e piuttosto controlla la situazione e la gara non è sicuramente spettacolare. Dettori conclude malamente dal limite (centralmente e debolmente) una bella azione dell’Unione al 25’. Ci sono alcuni falli che innervosiscono la gara, affidata all’esordiente in serie B Davide Massa di Imperia, e – più in generale – il pubblico rumoreggia nei confronti dei suoi giocatori. La prima frazione termina con Schiavon che calcia a lato al 45’. Il tecnico granata Andrea Agostinelli, ex Triestina al pari del suo preparatore dei portiere David Dei, prova a cambiare le carte, facendo due cambi nell’intervallo: fuori Scozzarella e il nervoso Cunico, dentro l’albanese Memushaj e il talentuoso Ignacio Pià (poi toccherà al giovane e veloce Scapuzzi). E proprio Memushaj si fa largo in area al 2’ su assist di Ignacio Pià e infila l’1-1 con un destro sotto la traversa. Sembra la riscossa veneta e invece – a sorpresa – Godeas raddoppia al 4’ con un destro potente sul primo sette su lancio di Testini. Un gol che spegne la luce antagonista, che si stava riaccendendo. Marchi si mangia incredibilmente il 3-1 da sottomisura al 13’ (girata alta). Il Portogruaro non punge particolarmente, mentre Godeas colpisce il palo al 24’ con un tocco morbido e – poco dopo - Dettori non colpisce benissimo. Ci provano – senza esito - successivamente Marchi, Scapuzzi e Filkor in una seconda metà di gara poco vibrante.