Skip to main content

Le interviste, Salvioni: "Play-out difficili da raggiungere ma non molleremo"

23 Aprile 2011
di vicedirettore

Così a fine partita in sala stampa.

Walter Salvioni (allenatore della Triestina): Con cinque o sei punti in più in classifica non saremmo arretrati di dieci metri nel finale, quando è subentrata la paura. Alla fin fine siamo stati fortunati, ma noi abbiamo fatto il nostro dovere e abbiamo creato le nostre occasioni. Ci abbiamo messo determinazione e grinta per conquistare il successo contro una squadra costruita per vincere il campionato. Un risultato voluto e ci può stare di soffrire negli ultimi 10-15 minuti. Mi aspettavo piuttosto qualcosa in più sotto il profilo del gioco. Godeas il migliore in campo? Io direi la difesa per quanto abbia commesso un paio di errori di inesperienza. Avevamo una retroguardia giovane e improvvisata anche perchè Brosco era al rientro e non aveva molta autonomia. Molto importante il rigore parato a fine primo tempo da Colombo, che ci ha permesso di andare all'intervallo in vantaggio e ci ha permesso di iniziare bene la ripresa. Incassare l'1-1 all'intervallo avrebbe pesato a livello psicologico. Penso che i play-out siano a 45-46 punti. E' una situazione difficile, ma dobbiamo provarci.

Francesco Lunardini (regista della Triestina): Contava il risultato e sono contento che sia arrivato. Così possiamo avere ancora un altro paio di match-point. Ho dato tutto e la vittoria è un bel regalo. Tutti hanno fatto bene. Gli sbagli dell'arbitro? Ci possono stare e poi stavolta abbiamo vinto e perciò non sono pesati. Ora la testa è concentrata sul Grosseto.

Roberto Colombo (portiere della Triestina): Ero sicuro delle mie potenzialità in occasione del rigore. Volevo riscattare l'errore di poco prima in uscita e perciò ero carico. Non abbiamo mai mollato su ogni pallone: ci giochiamo la pelle ad ogni partita. Siamo stati bravi nel metterci il giusto carattere e difesa discreta. E' decisivo - al momento - aver vinto le ultime due per poter sperare ancora.

Angelo Adamo Gregucci (allenatore del Sassuolo): Abbiamo combinato poco nel primo tempo, quando non avevamo il giusto furore agonistico. Nella ripresa, invece, abbiamo fatto troppo, perdendo lucidità. Ci aspettavamo una Triestina così: ha fatto la sua partita perchè si giocava tutto. Dovevamo essere più incisivi e pericolosi in particolare nel primo tempo. Va detto che - in ogni caso - abbiamo avuto le nostre occasioni, tra cui un rigore e due pali. Non ci voleva questa sconfitta: ora ci sarà da soffrire. Non dovremo, però, guardare ai risultati provenienti dagli altri campi. Lotteremo fino alla fine per guadagnare da soli i punti che ci servono e possono farcela visto che siamo stati capaci di fare buone prestazioni. Anche perchè presto arriveranno risultati particolari dalle altre partite e nessuno ci aiuterà. L'arbitraggio? Ha visto e valutato come riteneva giusto. Non deve essere un alibi per noi.

Massimiliano Fusani (centrocampista del Sassuolo): Abbiamo pressato nel secondo tempo, reagendo dopo una prima frazione sottotono. Il pari, però, non è arrivato anche se bastava segnare il rigore per conquistarlo. La mia panchina iniziale? Non me l'aspettavo e quando sono entrato, eravamo già sul 2-0. Ho cercato in ogni caso di dare il mio contributo per tenere viva la speranza.

Luigi Riccio (centrocampista del Sassuolo): La ripresa non è stata come il primo tempo, in cui si poteva fare di più. Siamo polli perchè non abbiamo capito che bisogna avere gli stessi atteggiamenti sia contro la prima sia contro l'ultima. Nella seconda parte ci abbiamo messo l'orgoglio, ma i coglioni vanno mostrati fin dall'inizio.

Alberto Pomini (portiere del Sassuolo): Siamo stati leziosi nel primo tempo. Pensavamo di averla già in mano e poi è arrivata una disattenzione in occasione del 2-0, che ha fatto arrabbiare il mister. Ci è mancata un po' di cattiveria. Abbiamo sì paura, ma questa deve essere uno sprone per creare gioco e occasioni.