Le interviste, Salvioni: "Contento della prestazione. A Portogruaro la nostra ultima spiaggia"
Così nella sala stampa del Rocco nel dopo partita.
L’allenatore Walter Alfredo Novellino affronta le interviste con il sorriso stampato sul volto e con un atteggiamento disponibile nei confronti di tutti. La sua disamina inizia con un pensiero rivolto agli avversari di turno. “La Triestina ha avuto la supremazia solo quando noi siamo rimasti in dieci anche se avevo letto sui giornali che era all’ultima spiaggia”. Poi il mister labronico punta subito il dritto su un episodio in area locale, che fa il paio con uno capitato una settimana fa. “Quando ci sono i rigori vanno dati (il riferimento è a un guizzo di D’Alessandro al 32’ s.t., ndr). Era già successo domenica scorsa. Io non piango di mio sul rigore, ma noi siamo sempre i riflettori e dico che le cose giuste devono essere riconosciute come tali”. Poi la disamina scivola sugli aspetti generali del match. “Noi abbiamo confermato di avere una grande qualità contro una Triestina ben organizzata e dotata di attaccanti di valore. Non so cosa le sia successo per essere ultima. Sapevamo a quale difficoltà saremmo andati incontro stavolta vista la situazione dei nostri avversari. Quanto a noi, devo riconoscere le buone prestazioni di Iori e Luci a metà-campo. Abbiamo giocato e siamo mancati un poco in fase di conclusione. Tavano ha sbagliato un gol davanti al portiere nel primo tempo.
Siamo stati anche sfortunati, ma d’altro canto la serie B è questa: gli attaccanti fanno la differenza per chi ce li ha. Noi abbiamo ritrovato D’Alessandro, che si è espresso bene. Nel complesso ci siamo comportati bene e il risultato finale è giusto”. Il gran caldo ha condizionato la partita? “Il gran caldo si è sentito, ma la partita è stata condizionata di più dall’arbitro. Ripeto il fatto che se c’è un rigore, va dato. Abbiamo perso contro il Modena per uno che non ci è stato dato. Avremmo potuto vincere. In ogni caso dico che ho un buon rapporto con gli arbitri”. E il rigore reclamato dalla Triestina? “Io guardo al nostro e non a quello degli altri”. L’espulsione di Dionisi? “Mi è sembrata eccessiva. Ci sono state delle proteste, ma il rosso diretto è stato fiscale”. Sul prosieguo del campionato, il tecnico afferma: “Io sono una persona razionale ed equilibrata e dico che lotteremo fino in fondo per i play-off”.
Il suo collega Walter Salvioni, dal canto suo, sostiene: “Siamo stati bravi noi a non far fare una prova irresistibile al Livorno. Tutti i ragazzi si sono espressi bene e sono soddisfatto della loro prestazione. Non è facile lavorare nella situazione in cui ci ritroviamo, ma i giocatori si allenano sempre con voglia e determinazione e mi seguono con attenzione.
Mi sono ritrovato molte volte inguaiato e perciò non voglio illudere nessuno. Dobbiamo continuare per la nostra strada e pensare ad una partita alla volta. Ora andremo a Portogruaro per vincere e se non lo dovessimo fare, sarà davvero finita”.
Così, invece, il centrocampista rossoalabardato Francesco Dettori: “Ci restano poche speranze, ma vanno giocate per la piazza, per la quale siamo dispiaciuti della nostra classifica”.
Infine il tornante della Triestina Damiano Bariti: “Siamo stati pericolosi, ma anche stavolta ci è mancato il guizzo finale. Speravamo di vincere contro il Livorno ed invece è andata così. Ci crediamo ancora e non molliamo. I rigori? Solo la moviola può dare le sentenze definitive”.
Questa volta tocca a Simone Salviato e Alfonso De Lucia rappresentare i giocatori labronici in sala-stampa. Uno recrimina per il risultato finale, mentre l’estremo difensore la prende con più filosofia pur sapendo che la vittoria sarebbe stata un viatico ideale per il rush finale. “Abbiamo sicuramente dei rimpianti per come è andata a finire – afferma il primo – L’avevamo impostata bene fin dall’inizio per quanto la Triestina ci abbia aggredito per cercare un punto. Abbiamo colpito un palo e abbiamo avuto altre occasioni, ma i nostri avversari si sono chiusi bene e noi siamo stati pure sfortunati. Siamo scesi in campo per i tre punti e abbiamo cercato di giostrare la manovra per cercare di conquistarli. Abbiamo cambiato il gioco più volte per farlo, ma il caldo si è fatto sentire e ci siamo trovati di fronte una squadra che non vale l’ultimo posto. Ed è un dato di fatto che sapevamo alla vigilia. Ha giocatori di esperienza in rosa. Ora – conclude il difensore - ci aspettano le partite con Crotone ed Atalanta e dovremo fare più punti possibile”.
Così, dal canto suo, il portiere De Lucia: “Abbiamo creato tante occasioni, ma siamo mancati spesso anche nell’ultimo passaggio. Abbiamo sbagliato i momenti dell’inserimento o siamo finiti in fuorigioco e non siamo riusciti in tal modo a sfruttare tutte le chances. Adesso c’è ancora del tempo per raggiungere il nostro obiettivo. Ce la possiamo fare benissimo. Il gruppo è forte e unito. Non mi piace dire, perciò, che venerdì con il Crotone sarà l’ultima spiaggia, ma i tre punti ci cambierebbero le cose. In ogni caso sono contento per il punto conquistato a Trieste. Meglio accontentarsi perché si può perdere con tutti quanti come ci è successo nella precedente giornata. E basta pensare pure alla sconfitta interna di stavolta della Reggina con il Cittadella”. Nessuno dei due atleti prende in considerazione gli episodi da moviola ed entrambi preferiscono far valere le qualità dei singoli e della squadra. La compattezza della rosa può fare la differenza in questo scorcio finale di stagione. Sicuramente incideranno pure gli infortuni: saperli gestirli al meglio sarà importante. E la speranza dei labronici è che un aiuto arrivi anche dai risultati favorevoli dagli altri campi nelle prossime giornate. I finali di campionato sono sempre stati forerieri di riscontri talvolta imprevedibili per il fatto che chi lotta per la salvezza, è capace di exploit impensabili sulla carta al cospetto di squadre più dotate sul piano tecnico.