Le interviste, Salvioni: "Atalanta aiutata dagli arbitri. Col Livorno gara decisiva"
02 Aprile 2011
di vicedirettore
Così, a fine partita, nella sala stampa dello stadio Atleti Azzurri d'Italia di Bergamo.
Walter Sandro Salvioni (allenatore della Triestina): Siamo venuti a Bergamo per provarci, ma avevamo davanti una squadra veramente ben preparata e che sapeva cosa voleva. Era una impresa già di per sé e sicuramente non servivano gli aiuti arbitrali. Abbiamo messo dentro i giovani e ci abbiamo provato, ma non c’era nulla da fare. Gli ultimi due gol sono arrivati nel finale quando non c’eravamo più con la testa. L’1-0, frutto di una palla persa, è stato un brutto colpo: rimontare una simile squadra è proprio dura. L’Atalanta ha giocato con più tranquillità e noi avevamo molti infortunati. Non sarà facile dimenticare il 4-0. Dobbiamo farlo in ogni caso perché dobbiamo battere il Livorno per sperare e per far sì che lo scontro-diretto di Portogruaro mantenga la sua permanenza. Livorno verrà per giocarsela e per vincere. Sarà una gara determinante per mantenere la categoria. Testini titolare e Filkor terzino sinistro? Il primo ha dimostrato in settimana di avere la testa per giocare e il secondo ha le potenzialità per ricoprire il ruolo. La mia panchina? Tutti siamo sotto esame, io per primo.
Emiliano Testini (capitano della Triestina): L’Atalanta è più forte e questo non si discute e noi abbiamo dei limiti. Non per altro siamo ultimi e ci prendiamo le nostre responsabilità. Fischiare, però, un rigore come quello dato all’Atalanta è una cosa incredibile. E perdere 1-0 sarebbe stato diverso a livello psicologico. E chiedo scusa a nome della squadra a tutti per il risultato. Al di là di questo, ora non promettiamo quattro o cinque vittorie, ma ce la metteremo tutta per onorare la maglia. E’ un impegno che mi prendo come capitano e ci metto la mia faccia. Vogliamo dimostrare che non siamo morti. Il gruppo è abbattuto, ma non molleremo fino al 28 maggio. Puntiamo a fare quattro risultati utili consecutivi per recuperare punti e per potercela giocare fino alla fine. Nulla è ancora perso per quanto siamo ultimi e ce ne rendiamo conto. E’ un momento difficile per tutti e lavorare è dura, ma lo spogliatoio è unito. E tutti si devono prendere le loro responsabilità. Noi giocatori e tutto l’ambiente non meritano una seconda retrocessione. E in ogni caso sono sicuro che questa società non sparirà dalla scena calcistica. L’esordio di Abeam Danso? Non se lo scorderà, avendo giocato davanti a ventimila persone. Gli faccio un grande in bocca a lupo per poter continuare su questi livelli.
Stefano Colantuono (allenatore dell’Atalanta): Abbiamo dimostrato la nostra superiorità pur non viaggiando al massimo. Quando abbiamo spinto, siamo stati sempre pericolosi. Abbiamo compiuto un passo avanti in testa alla classifica, ma ora dobbiamo mantenere la stessa concentrazione.
Emiliano Testini (capitano della Triestina): L’Atalanta è più forte e questo non si discute e noi abbiamo dei limiti. Non per altro siamo ultimi e ci prendiamo le nostre responsabilità. Fischiare, però, un rigore come quello dato all’Atalanta è una cosa incredibile. E perdere 1-0 sarebbe stato diverso a livello psicologico. E chiedo scusa a nome della squadra a tutti per il risultato. Al di là di questo, ora non promettiamo quattro o cinque vittorie, ma ce la metteremo tutta per onorare la maglia. E’ un impegno che mi prendo come capitano e ci metto la mia faccia. Vogliamo dimostrare che non siamo morti. Il gruppo è abbattuto, ma non molleremo fino al 28 maggio. Puntiamo a fare quattro risultati utili consecutivi per recuperare punti e per potercela giocare fino alla fine. Nulla è ancora perso per quanto siamo ultimi e ce ne rendiamo conto. E’ un momento difficile per tutti e lavorare è dura, ma lo spogliatoio è unito. E tutti si devono prendere le loro responsabilità. Noi giocatori e tutto l’ambiente non meritano una seconda retrocessione. E in ogni caso sono sicuro che questa società non sparirà dalla scena calcistica. L’esordio di Abeam Danso? Non se lo scorderà, avendo giocato davanti a ventimila persone. Gli faccio un grande in bocca a lupo per poter continuare su questi livelli.
Stefano Colantuono (allenatore dell’Atalanta): Abbiamo dimostrato la nostra superiorità pur non viaggiando al massimo. Quando abbiamo spinto, siamo stati sempre pericolosi. Abbiamo compiuto un passo avanti in testa alla classifica, ma ora dobbiamo mantenere la stessa concentrazione.